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Juventus, John Elkann: "Sicuro dell'estraneità della società. Andrea resta al timone"

John Elkann, Presidente di Exor, prende le parti di Andrea Agnelli, numero uno della Juventus: "Ribadisco la totale fiducia nell'operato di mio cugino"

Lavinia Borromeo e John Elkann
Lavinia Borromeo e John Elkann

La Procura Federale della Figc ha deferito Andrea Agnelli per la presunta collaborazione con alcuni boss della N'drangheta nella vicenda dei biglietti ceduti agli ultrà e alla malavita organizzata nel mondo del calcio. Ieri, il numero uno del club bianconero, aveva parlato così in conferenza stampa al centro sportivo di Vinovo: "Questa società, i suoi dipendenti e il sottoscritto non hanno nulla da temere o nascondere, ed è per questo che sono qui di fronte a voi. Nei mesi scorsi i dipendenti della Juventus che godono della mia massima fiducia hanno collaborato con la procura di Torino in veste di testimoni, nel quadro di un’indagine riguardante personaggi legati al mondo della criminalità organizzata. Oggi la procura federale emette un deferimento nel quale il mio nome quello dei nostri dipendenti rivestirebbe un ruolo di collaborazione con la criminalità organizzata. Tutto ciò è inaccettabile, frutto di una lettura parziale e preconcetta e non rispondente a logiche di giustizia. Mi difenderò, difenderò i nostri collaboratori e soprattutto difenderò il buon nome della Juventus che per troppe volte è già stato infangato o sottoposto a curiosi procedimenti sperimentali da parte della giustizia sportiva".

Agnelli, Presidente della Juventus ha dunque dichiarato di non aver mai incontrato boss della mafia e che si recherà presto all'Antimafia per chiarire la sua posizione. Il cugino di Andrea Agnelli, John Elknan Presidente di Exor, holding della famiglia Agnelli, si è schiarato al fianco del numero uno di Corso Galileo Ferraris: "Sono certo dell'estraneità della società, Andrea resterà al timone. Ribadisco la totale fiducia nell'operato di mio cugino. Sono certo che la piena disponibilità della Juventus a collaborare con la giustizia farà emergere la totale estraneità della società agli addebiti mossi. Desidero ribadire la mia totale fiducia nell'operato di mio cugino Andrea, che ha guidato la società e il suo gruppo dirigente fino ad oggi, e che continuerà a farlo anche in futuro".

Le prossime settimane saranno decisive per capire cosa rischieranno sia Agnelli, coinvolto direttamente in questa vicenda, che verrebbe considerato a titolo di responsabilità diretta per gli addebiti contestati ad Agnelli e a titolo di responsabilità oggettiva per gli addebiti a Calvo-D’Angelo-Merulla.

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