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Juventus, il ritorno di Buffon tra pro e contro

La Juventus e Gianluigi Buffon si erano salutati con una conferenza d’addio e un giro di campo solenni ed emozionanti, oggi invece ritornano sui propri passi e si riabbracciano per un anno e poi anche di piu.

Juventus, il ritorno di Buffon tra pro e contro

Ci si era salutati con una conferenza d’addio e un giro di campo solenni ed emozionanti come meritava una colonna portante della storia bianconera qual è Gigi Buffon. Si era salutata una leggenda del calcio italiano prima ancor che bianconero, alla fine di una storia nella quale si sono accarezzati tre picchi di gloria eterna (le finali di Manchester, Berlino e Cardiff) e nel quale ha conosciuto il sapore della Serie B, che ha accettato rifiutando l’offerta del Milan che la stagione successiva vinse la Champions League ad Atene. Icona di fedeltà e di attaccamento ai colori, il portiere campione del mondo era arrivato ad una triste quanto fisiologica fine di un ciclo.

Figliol prodigo 2.0

Un anno dopo Bonucci, è Buffon a tornare a casa madre. Ma, se nel caso del centrale ex Milan ed Inter c’era la certezza di una garanzia e la prospettiva di rendimento ad alto livello giustificato dall’età (Bonucci è un classe 1987), il ritorno di Gianluigi Buffon (1978), al termine di una stagione tutt’altro che memorabile con il Paris Saint-Germain e che difficilmente troverà grande impiego nel corso della stagione, si vede un po' come il ritorno di una figurina, una presenza. Perché la propria storia con il calcio italiano non meritava di finire col contagocce di una clausola contrattuale (di almeno 8 partite, per superare il record di Maldini, più 2 di Champions League), senza indossare piu la maglia numero 1 e la fascia di capitano con cui è diventato la leggenda del club in cui dirà fine a tutto.

Pro

Gigi Buffon è in fase calante ma è sempre un portiere di buonissimo livello, la cui esperienza non ha paragoni con quella di nessun altro portiere in attività. Ha segnato un’epoca e se centellinato potrebbe garantire una maggior continuità di rendimento all’interno dei 90’. E la Juventus avrà modo di regalargli l’ultimo record prima di accoglierlo nella dirigenza.

Contro

Quando si elogia Buffon ormai lo si fa parlando al passato. È normale e fisiologico, non aggiunge nulla a livello tecnico di quanto la Juventus non abbia già, data l’alta affidabilità di uno Szczesny che, come detto, difficilmente perderà il posto per più di quelle 8 partite di campionato e 2 di Champions League. Un simbolo della storia bianconera meritava un epilogo da protagonista, come quello che avrebbe già avuto due stagioni or sono.

Sicuramente la freschezza del nuovo corso di mister Sarri e di Cristiano Ronaldo daranno verve all’entusiasmo di Gigi Buffon, ma solo il tempo e il campo diranno se oltre ad una scelta di cuore questa sia stata una scelta anche di logica.

Il desiderio comune è quello di chiudere in bellezza per poi dar via ad una nuova vita insieme.

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