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Kia Niro e Optima Sw anche a emissioni zero grazie all'ibrido plug-in

Autonomia di 60 km in modalità elettrica L'ad Bitti: «Il futuro va in questa direzione»

Massimo Mambretti

Milano Un crossover e una station wagon di grossa taglia plug-in sono le due nuove proposte eco-friendly di Kia. Si tratta della Niro che s'affianca alla versione full-hybrid e della Optima che, in un sol colpo, amplia la famiglia della più grossa familiare del marchio coreano e si affianca all'analoga variante con ricarica «alla spina» dell'omonima berlina, già in vendita da qualche mese. Niro e Optima Sportswagon in versione Phev, acronimo di Plug-in Hybrid Electric Vehicle, contribuiscono a fare progredire la via dell'elettrificazione varata da Kia che prevede, già a partire dal 2018, l'arrivo di inedite proposte mild-hybrid e range extender.

Delineato il territorio in cui si collocano le due nuove Kia, tracciamo i loro identikit. Niro impiega un sistema propulsivo formato dal motore termico di 1.6 litri con 105 cv, utilizzato anche dalla consanguinea, abbinato a un cambio a doppia frizione a 6 marce e a un'unità elettrica con 61 anziché 44 cv. Complessivamente sviluppa sempre 141 cv, s'avvale di batterie agli ioni di litio con una capacità di 8,9 kWh, che si ricaricano in 7 ore dalla rete domestica o in tre ore da una colonnina. Quando sono belle cariche assicurano, secondo la Casa, la possibilità di marciare a emissioni zero per 58 chilometri e di raggiungere i 120 orari. Niro può assumere la personalità di un'ibrida tradizionale oppure da elettrica pura attivando un tasto sulla console centrale. Nel secondo caso si può contare, in un sol colpo, sia su un temperamento spigliato sia sull'opportunità di gestire la carica della batteria in funzione dei percorsi che si devono affrontare. In pratica, se si esce dalla città è inutile azzerare il pieno di energia elettrica ed è proficuo conservarlo per il prossimo tratto urbano.

Optima Sportswagon, invece, è mossa dallo stesso gruppo propulsivo dell'analoga berlina. È formato dal motore di 2 litri con 156 cv e da un'unità elettrice con 68 cv e, complessivamente, sviluppa 205 cv. Adotta, però, una differente batteria al litio. È posta sotto il piano d'appoggio del grande vano di carico e non ne ridimensiona significativamente la generosa volumetria: è da 11,26 anziché 9,8 kWh, si ricarica in 3 ore dalle colonnine e in 7 ore dalla rete domestica e, infine, promette un'autonomia a emissioni zero di 62 chilometri e la possibilità di toccare i 120 orari di velocità.

Pur essendo di robusta corporatura, questa Optima quando si muove sotto la spinta della sola modalità elettrica offre un temperamento brioso. Fuori dai centri urbani, quando la Sportswagon fa l'ibrida pura, la sinergica attività dei due motori è avvalorata dalla linearità di funzionamento del cambio automatico a 6 marce. Ovviamente, mole e massa le assegnano una personalità che predilige i percorsi autostradali. E arriviamo ai prezzi. Il prezzo di Kia Niro Plug-In è di 36.700 euro, ma in questo periodo è previsto uno sconto di 2.100 euro che sale a 3.100 euro in caso di permuta o rottamazione. Optima Sw costa 47.750 euro. In questo caso la riduzione di prezzo è di 4.000 euro, ma in presenza di permuta o rottamazione sale a 6.000 euro.

«Tutta la gamma Kia sarà presto elettrificata - sottolinea Giuseppe Bitti, ad di Kia Motor Italia - in quanto il futuro va in questa direzione. Niro e Optima Sw sono due automobili completamente diverse, ma che hanno in comune il livello tecnologico più sofisticato sul mercato, in quanto il sistema plug-in hybrid consente di ricaricare il pacco batterie maggiorato. Da qui l'utilizzo in sola modalità elettrica della vettura per 60 km fino a una velocità di 120 orari.

Una volta usciti dalla città si può beneficiare della sinergia tra i due motori con prestazioni, consumi ed emissioni all'insegna dell'efficienza».

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