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Kittel, è magico tris: ma stavolta vince al fotofinish

Tripletta del tedesco che eguaglia il connazionale Zabel con dodici successi nella Grande Boucle

Kittel ancora una volta vincente
Kittel ancora una volta vincente

Nuits-Saint-George Ci vuole un fermo immagine per decidere su chi è più veloce. L'immobilità per la velocità. Al Tour, per qualche minuto, regna il surplace. Chi ha vinto tra il tedesco Marcel Kittel e il norvegese Boasson Hagen? Ci vuole qualche minuto di analisi, poi i cronometri della Tissot spaccano il secondo e decretano il primo: Kittel. Per un non nulla. Per la bellezza di 0,0003 secondi, che i cronometristi quantificano in 6 millimetri. Un amen.

Amen, sarà per la prossima volta lo dice anche Boasson Hagen, che ci aveva fatto la bocca buona. Voleva brindare finalmente in questo Tour, e ieri sembrava davvero essere arrivata. Invece niente bollicine, anche perché la zona è quella dell'Aube, specializzata in Champagne da Pinot nero spumantizzato di Troyes, da dove ieri si è partiti, quindi brioso, brillante e allego, ma l'arrivo è posto più giù a Nuits-Saint-George, vino borgognone: fermo. Come l'immagine di velocità tra Kittel e Boasson Hagen bloccata dai cronometristi.

La corsa, in verità non è ferma, ma certamente noiosa. Con lo stesso copione: fuga fin dal mattino (Van Baarle, Gene, Bouet e il nostro Manuele Mori: primo italiano ad entrare in un fuga, ndr), e via a pancia a terra. Poi ripresi quando al traguardo mancano 6 km. A questo punto entrano in scena le squadre degli uomini veloci. La sfida è tra i soliti noti: Marcel Kittel, che di vittorie ne ha già due e il campione di Francia Arnaud Demare, che ne ha una. E poi una nutrita schiera di guastatori. Tra questi il norvegese Edvald Boasson Hagen, che arriva lì, ma lì ci resta.

Marcel Kittel, che eguaglia Erik Zabel a quota 12 successi al Tour, fa tripletta davanti al povero norvegese, che ingoia una sconfitta perlomeno da ex-equo. Terzo posto per Kristoff, fuori dai dieci Demare nonostante la sua squadra abbia lavorato benissimo fino all'ultimo chilometro.

Nessuna novità per quanto riguarda la classifica generale, alla vigilia di due tappe molto attese, prima il Massiccio del Jura e poi la frazione alpina. In giallo sempre Chris Froome, con 12 di vantaggio sul compagno di squadra Geraint Thomas e 14 sul nostro Fabio Aru. Oggi 8ª tappa, Dole-Station des Rousses di 187,5 km. Un gpm di 3a categoria, poi uno di 2a, infine Montée de la Combe de Laisia Les Molulunes di 1ª categoria, a 12 km dal traguardo.

Si torna a salire, e a sognare con Fabio.

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