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Ko con l'Iran: Italvolley subito nei guai Con la Francia sono vietati i passi falsi

Ko con l'Iran: Italvolley subito nei guai Con la Francia sono vietati i passi falsi

L'Iran aveva già battuto l'Italia l'anno scorso, in World league, a Modena. Fu la festa personale di Julio Velasco, il ct che ha cambiato la storia della pallavolo. A 62 anni è tornato in Argentina, alla guida della nazionale, però ha lasciato una bella eredità al serbo Kovac, che inguaia gli azzurri nel debutto mondiale. Il passaggio del turno non è in discussione, poiché i successi su Portorico e Belgio sono pressoché scontati, l'1-3 di ieri però condizionerà la classifica della seconda fase e, in prospettiva, rischia di costare l'ingresso in semifinale. Il campionato del mondo è estenuante (per una medaglia servono altre 12 gare) e la nazionale di Berruto è in affanno, con di 8 sconfitte nelle ultime 11 partite ufficiali. Nella World league di Firenze, aveva inquietato lo 0-3 con il Brasile, poi superato in finale dagli Usa, è già da escludere che possa arrivare l'oro, colto 3 volte a fine millennio e 6 in Wl.

Gli azzurri impattano da cenerentola, uscendo in fretta dal primo set. Migliorano il centrale Birarelli e gli attaccanti Zaytsev e Kovar, sino al muro di Buti che consegna la parità. La gara sembra indirizzata verso il 3-1, avanti 19-17 nel parziale chiave, senonchè Kovac azzecca il doppio cambio e, con tre battute in jumpflot, il vicepalleggiatore Mahdavi manda in crisi la ricezione, cosicché il muro persiano spegne la regia di Travica. La quarta frazione è con le bombole a ossigeno, basta un'ora e mezza per piegare Lanza (subentrato a Parodi) e compagni. Domani sera, dunque, serve battere la Francia per non mancare il podio per il 4° mondiale di fila.

Dopo il bronzo di Londra 2012, Berruto ha congedato precipitosamente l'opposto Lasko, mentre dalla Cina Savani potrebbe tornare per Rio '16. Il centrale Buti era uscito dal giro già con Anastasi, adesso coach a Danzica, e il fenomeno Vettori è durato solo la scorsa estate, perciò quasi si rimpiangono gli antichi Fei (35 anni) e Papi (41) e soprattutto il 38enne Vermiglio.

A Cracovia c'erano 7mila spettatori, nulla rispetto ai 62mila di Polonia-Serbia, vinta sabato sera a Varsavia dai padroni di casa nello stadio che aveva ospitato l'Italia agli Europei di calcio nel 2012.

I ran-Italia 3-1 : 25-16, 23-25, 25-21, 25-22.

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