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IL LADRO TIFOSO

Gli rubano Rolex e gioielli. Poi la richiesta: «Ci dedichi un gol?»

Angelo RossiNapoli Succede a Napoli, e dove se no? Ti puntano la pistola in faccia, portano via Rolex, soldi e qualche monile e poi rendono un tantino soft l'accaduto: «Mi dedichi un gol contro la Fiorentina?». Accade perché la vittima si chiama Lorenzo Insigne, pezzo da novanta del Napoli che stasera a Firenze vuol riprendere la corsa scudetto.Ricordate Così parlò Bellavista, il film-capolavoro di Luciano De Crescenzo? C'è una scena cult, quella del ragazzino-scippatore, infinitamente simile a quella vissuta dall'attaccante. I dettagli resi il giorno dopo al Commissariato di Polizia hanno decritto questi eventi: viale Gramsci, la parallela interna del lungomare di via Caracciolo, sabato sera era invasa come sempre dalle auto, snodo quasi obbligato della movida partenopea. Più o meno manca poco a mezzanotte, il potente Bmw non passa inosservato. Figurarsi il suo conducente, che è un giocatore del Napoli. Se poi questi sbuffa nel traffico e qualcuno adocchia al polso uno di quegli orologi di cui vanno ghiotti i calciatori, allora il giochino è fatto perché quelle strade, di sera e soprattutto nei week-end, pullulano di scippatori in cerca del colpo proibito. Ladri a bordo di una vistosa moto (Insigne avrebbe notato anche alcune sigle della targa), uno con lo scaldacollo e il complice con il casco, non importa se la pistola fosse vera o un revolver giocattolo. Insigne ha fatto quello che doveva fare: senza fiatare si è privato di Rolex e ottocento euro in contanti, la moglie Jenny e una coppia di amici hanno fatto altrettanto: totale trentamila euro più o meno. Niente male per due cani sciolti, che avevano riconosciuto la vittima, consci che fosse la persona giusta da ripulire. Il tutto è durato una trentina di secondi, prima che il rapinatore chiedesse il più originale degli autografi: fammi un gol a Firenze! Ovvero, cornuto e mazziato.Hamsik, Cavani, Zuniga, Lavezzi, Behrami avevano vissuto esperienze simili in passato. Come altri calciatori in altre città. Senza tirare in ballo il disagio sociale, immaginate un gol di Insigne questa sera al Franchi di Firenze. State certi che finirebbe come nel film di De Crescenzo, con lo scippatore preso per le orecchie e costretto a redimersi al cospetto della vittima.

Ovvero, finirebbe a tarallucci e vino.

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