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Lamborghini Anniversario: sold out

Cento anni fa nasceva il fondatore Ferruccio. Serie limitata (40 modelli)

Sold out. I più fortunati potranno ammirarla al Salone, al resto del mondo rimarrà la speranza di incrociarne una magari su Rodeo Drive, o su una corniche di Montecarlo, o forse a Shanghai, perché i 40 esemplari unici della Lamborghini Centenario sono già stati tutti venduti ad altrettanti ricchi appassionati del brand di Sant'Agata Bolognese che hanno staccato un assegno da 1,75 milioni, Iva esclusa, per farla entrare nel proprio garage. «Centenario è un'auto che guarda al futuro rendendo omaggio alla leggenda di Ferruccio Lamborghini, il fondatore della Casa, nato 100 anni fa», spiega Stephan Winkelmann, alla sua ultima press conference da presidente e ceo di Lamborghini, carica che lascia dopo 11 anni passando il timone a Stefano Domenicali, già manager di Ferrari, a capo della Squadra Corse, che rientra in Italia dopo una breve parentesi in Audi. Ferruccio Lamborghini, da Renazzo di Cento, Bassa Padana, mago dei trattori, riteneva che ogni sogno fosse realizzabile, anche costruire dal nulla una supercar nella terra di Enzo Ferrari, e ci riuscì (le Miura sono ancora lì a ricordarcelo), e la Centenario assomiglia molto a un sogno di quelli che ai più sembrerebbero irrealizzabili, una sportiva al limite che, grazie alla tiratura one-off (e al prezzo stratosferico), è stata realizzata senza le restrizioni che anche una Lamborghini di serie deve rispettare.L'esclusività la si coglie al primo sguardo nelle forme disegnate senza particolari condizionamenti, linee tracciate perché Centenario diventi subito indimenticabile. Lunga quasi 5 metri e alta appena 1,14, Centenario ha il telaio monoscocca (trazione integrale e, per la prima volta su una Lambo, ci sono le ruote posteriori sterzanti) realizzato interamente in fibra di carbonio, soluzione che ha permesso di contenere il peso (1.520 kg) lasciando spazio alla meccanica e all'equipaggiamento tecnologico. Alle spalle dei due fortunati occupanti è alloggiato il classico V12 aspirato di Sant'Agata che, per l'occasione, ha ricevuto una iniezione di cavalli che portano la potenza massima a 770 cv a 8.600 giri/min che ne fanno il propulsore più potente della storia di Lamborghini.Capace di raggiungere i 350 orari, Centenario accelera da 0 a 100 in 2,8 secondi e ne impiega 23,5 per toccare i 300, velocità alla quale si può arrestare la vettura in soli 290 metri. Sono tre le modalità di guida: Strada, Sport e Corsa, con l'ultima dedicata alla pista, l'unico luogo dove è possibile comprendere fino in fondo il valore della vettura che nasce con due vani per i caschi ricavati nel piccolo spazio disponibile sotto il cofano anteriore. Le Lamborghini resteranno sempre supercar tutte da guidare, come le ha sempre volute il grande Ferruccio, prive dunque delle tecnologie che portano alla guida autonoma, ma qualche concessione alla connettività bisognava farla e allora Centenario monta un grande touchscreen da 10,1 attraverso il quale gestire tutte le funzioni di infotainment affidandosi al browser Apple CarPlay. Winkelmann firma con Centenario la sua ultima Lamborghini dopo aver portato la Casa del Toro a oltre 3.

200 unità l'anno attraverso modelli di grande successo come Gallardo, Aventador e Huracàn, e lascia una preziosa eredità, il Suv Urus che dal 2018 verrà costruito nella fabbrica di Sant'Agata, una sua personale conquista.PEv

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