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Lapadula: "Chiedo scusa a Niang. Scudetto? Pensiamo ad una gara alla volta"

Gianluca Lapadula si è guadagnato pienamente la fiducia di Montella e dei tifosi rossoneri. L'ex Pescara ha già segnato 4 gol decisivi per il Diavolo

Lapadula: "Chiedo scusa a Niang. Scudetto? Pensiamo ad una gara alla volta"

Gianluca Lapadula si è conquistato la fiducia di Montella e dei tifosi del Milan. L'attaccante classe 90 sta vivendo un ottimo momento con la maglia rossonera con cui ha segnato 4 reti tutte decisive per le sorti della sua squadra. L'ex Pescara, intervistato da Tiki Taka ha parlato del suo stato di forma, del fatto che sia arrivato tardi in Serie A e dell'emozione del suo primo derby in carriera: "Sto vivendo un momento molto positivo ma a me piace anche ricordare il periodo precedente a questo che è stato più importante. Ero infortunato, non giocavo e per tanti non ero da Milan. In quel momento ho capito che doveva iniziare il mio campionato e sta arrivando tutto questo. Tardi in A? Si vede che non ero ancora pronto, poi credo che la situazione del Parma non abbia agevolato nessun giocatore. Non mi hanno fatto mai esordire in A, ho fatto un ritiro invernale con Guidolin ma poi mi hanno sempre dato in via in prestito. Il mio primo derby? Non vedevo l’ora di entrare: avevo tanta adrenalina in corpo e il boato al mio ingresso è stato bellissimo...peccato non averlo vinto".

Lapadula ha poi parlato della sua scelta di andare al Milan, della piccola discussione avuta con Niang per il calcio di rigore e della possiiblità di vincere lo Scudetto: "Mi volevano in tanto ma ho scelto il Milan in poche ore: ho voluto fortemente i rossoneri e sono contento di questo. Cos'è successo con Niang? L’anno scorso a Pescara non ho calciato neanche un rigore ma ieri avevo molta voglia di fare gol al Meazza. Ho sbagliato, chiedo scusa a Niang perché lui è il rigorista e poi è stato anche fischiato. Gli ho messo più pressione del dovuto e non era mia intenzione. Perché la maglia numero 9? In realtà avrei voluto il 10 ma era occupato: c’era il 9 libero e l’ho preso. Se crediamo allo Scudetto? Ho sempre affrontato i campionati pensando a una gara alla volta. E credo che faremo così anche quest’anno, poi alla fine vedremo. In più c’è la Supercoppa che incombe. Un numero di gol che mi renderebbe felice? No, non c’è.

Penso più alla prestazione che ai gol”.

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