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L'Armani trova il vestito giusto Milano riporta Vitoria per terra

Oscar Eleni

Milano Finalmente un vestito europeo per l'Emporio Armani che mostra contro i baschi di Vitoria la faccia che dovrebbe spaventare un po' tutti, vittoria netta (88-76 con punte anche a più 17) soprattutto adesso che il Fenerbahce, ad esempio, è alla seconda sconfitta consecutiva dopo averle prese anche a Tel Aviv. La settimana scorsa i turchi di Obradovic erano stati ridicolizzati (-35) proprio dal Basconia che ieri sera a Desio, l'esilio forzato per l'Olimpia allontanata dal Forum dai Placebo, ha scoperto che Milano ha una squadra con tante facce, in 11 a canestro, molte anime, ma sembra diversa da quella che Repesa aveva messo alla sbarra vedendo troppi piumini in campo.

Ieri il treno Olimpia ha funzionato a quasi ogni livello: ha cominciato il bisturi di Gentile, 7 su 8 ai liberi, alleluia, anche se poi ha giocato soltanto 11' poi le sciabolate di Dragic (8), prima di sentire il tuono Sanders (19 alla fine), forse l'uomo più in forma, 2 falli subiti, ma poi spettacolo, di vedere l'arte di Hickman (13), di ammirare una squadra che aveva fantasia e buone percentuali offensive, ma anche una coscienza difensiva cominciando da Abass (8), almeno nei 30' più belli (27-17 22-18 23-21) con magie sulle sirene per Kalnietis e Hickman. Il Basconia di Larkin (21), un artista, del Bargnani in ripresa (12), una squadra solida in una serata dove ha trovato sempre strade intasate per attaccare, ha fatto tornare qualche spettro nell'ultimo quarto all'Emporio che non riesce a tenere a bada tutti i suoi scorpioni fino alla fine, ma era la sera delle grandi ispirazioni, 50% al tiro, nessuna debolezza a rimbalzo. La grande Europa non è distante e qualcosa si vede.

Domani di nuovo in campo contro la Stella Rossa a Belgrado, una trasferta dura davanti ai 20000 fissi della squadra serba. Serve la stessa Olimpia.

Ma per adesso accontentiamoci di questa.

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