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L'Atalanta e il tabù Juve. C'è il ballo del Papu contro la "Dybala-mask"

Sarà grande sfida tra i numeri 10 argentini, prima nemici e poi compagni in nazionale

L'Atalanta e il tabù Juve. C'è il ballo del Papu contro la "Dybala-mask"

Atalanta-Juventus è una questione da numeri dieci. Il Papu e la Joya. Così diversi, così uguali. Alejandro Dario Gomez parte da sinistra e tira con il destro; Paulo Dybala parte da destra e tira con il sinistro. Un destro puro e un mancino cristallino. Non fanno dell'altezza il punto di forza, addirittura l'atalantino è secondo solo a Lorenzo Insigne nella classifica dei più bassi del campionato. Uno ha la moglie che gli disegna le fasce da capitano, l'altro è single da qualche mese. Due argentini che si ritroveranno insieme sull'aereo che li porterà in Argentina per giocare due partite delicate per l'Albiceleste delle qualificazioni ai mondiali di Russia. Per gli strani giri del destino il Papu ha già segnato in nazionale alla prima presenza in amichevole, mentre Dybala non si è ancora sbloccato.

Prima avversari e poi compagni, nel giro di ventiquattro ore. Il capitano dell'Atalanta ha rivelato che chiederà la maglia a Paulo, uno scambio tra dieci. Il ballo del Papu contro la maschera della Joya. La danza di Gomez ha sfondato tra i ragazzini, un successo che va oltre il campo di gioco. L'esultanza di Dybala è diventata un marchio di fabbrica: già dieci già in questo campionato, mentre in Champions è ancora a secco. L'atalantino ha fatto tre gol nelle ultime tre gare e soprattutto in Europa ha già incantato castigando Everton e Lione, non proprio il primo che passa. Si incrociano due strade che hanno fatto percorsi diversi: il bianconero ha bruciato le tappe, il nerazzurro ci è arrivato per gradi. Però l'Atalanta gli ha dato subito il dieci appena sbarcato a Bergamo. La Juventus si è decisa solo in estate.

Per Gasperini e Allegri il primo obiettivo è ingabbiare il Papu e la Joya per provare a vincere. L'Atalanta in campionato non batte la Signora da 25 partite (22 sconfitte e tre pareggi), l'ultima volta addirittura sedici anni fa, nel 2001. Però l'anno scorso ha messo paura a Buffon e compagni e strappato un pareggio in extremis. Allegri fiuta il pericolo: «A Bergamo le partite non sono mai finite e noi lo sappiamo bene dopo la passata stagione. Dovremo metterci sul loro piano e poi far valere la nostra tecnica». Dybala a parte, il tormentone è sempre Higuain: «Gonzalo gioca. Non si deve accontentare di quello che ha fatto. Lui, Dybala, insieme a tutti gli altri, deve avere l'ambizione di poter lottare con quelli di Real Madrid, Barcellona. Ha le qualità per farlo».

Gasp stavolta ci crede: «Abbiamo l'entusiasmo per fare qualcosa di straordinario. Arriviamo a questa sfida nel modo migliore mentalmente». Quindi l'Atalanta ha la testa per l'impresa. Forse fisicamente non ha l'abitudine a giocare ogni tre giorni che invece ha la Juventus. Gasperini non rinuncerà sicuramente a Caldara e probabilmente a Spinazzola, promessi bianconeri a giugno. L'esterno in realtà ha fatto di tutto per anticipare il trasferimento a Torino, capitan Gomez non l'ha presa bene e glielo ha detto via social. Ma oggi si gioca. Il Papu per far esplodere l'entusiasmo dell'Atalanta, la Joya per la settima meraviglia della Juventus che ha iniziato con sei vittorie in sei partite.

È affare da numeri dieci.

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