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L'Australia dimentica Alex e tifa La Rocca

L'Australia dimentica Alex e tifa La Rocca

Del Piero? A Sydney ormai preferiscono Iacopo La Rocca, difensore romano classe '84 che oggi potrebbe scrivere una pagina storica del calcio australiano: portare nella terra dei canguri la prima Champions League asiatica. L'ultimo ostacolo per la squadra, i Western Sydney Wanderers, sono i sauditi dell'Al Hilal, già battuti in Australia 1-0 nella finale di andata. Italia quindi ancora protagonista nella massima competizione continentale dell'Asia (a cui partecipano anche i campioni d'Australia), dopo il successo nel 2013 del Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi, eliminato quest'anno nei quarti proprio dai Wanderers di La Rocca. «Due partite molto tirate», ricorda La Rocca, «specialmente il ritorno in Cina. Con Gilardino e Diamanti loro erano tecnicamente di un altro livello, perdemmo 2-1 ma passammo grazie al gol in trasferta».

Una grande impresa per questo club di Sydney fondato solo nel 2012, e nato come risposta della parte occidentale della città - quella più multietnica e operaia - alla Sydney orientale, più aristocratica e glamour, ben rappresentata dal Fc Sydney, l'ex club di Del Piero. In Italia La Rocca non è mai arrivato in Serie A, vivendo i momenti migliori della sua carriera in Svizzera con il Bellinzona di Vlado Petkovic, che nel 2008 centrò promozione in A, finale di coppa nazionale e qualificazione alla coppa Uefa. Poi, dopo una parentesi nel Grasshoppers, l'Australia. «Ho trovato un calcio molto british style, fisico e veloce. A livello tecnico non vale un medio campionato europeo, ma per il resto c'è tutto: strutture, organizzazione, pubblico. E nessuno stress.

Penso che farei fatica a tornare a vivere a Roma».

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