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La Lazio rimonta e sorpassa al 90' Beffa finale Samp firmata Saponara

Sarà pure una Ferrari, ma ha qualche ammaccatura qua e là. Oltre a evidenti problemi di concentrazione. La Lazio, che il presidente Lotito in settimana aveva paragonato a una Ferrari, si inceppa ancora una volta proprio sul rettilineo finale, ottenendo il quarto pareggio nelle ultime quattro partite. I biancocelesti hanno disputato una partita piena di orgoglio e propositività, ribaltando lo svantaggio iniziale con due gol segnati nel finale (Acerbi al 79' e Immobile al 95'), facendosi però beffare da una magia di Saponara al 99', con la Sampdoria rimasta in 10 per l'espulsione di Bereszynski.

I biancocelesti, hanno evidenziato alcuni limiti evidenti. La difesa continua a ballare (improvvise quanto inspiegabili alcune amnesie di Wallace), Patric trasmette tutte le sue incertezze tattiche ai compagni accentrandosi quando dovrebbe puntare il fondo e sprecando malamente tre grandi occasioni. Ne approfitta la Sampdoria a metà primo tempo che colpisce col solito Quagliarella (ottavo gol in campionato), servito perfettamente da Murru. La squadra di Inzaghi si immerge in una crisi tecnica e di risultati: se è vero che la Lazio, trascinata dalla grinta di Immobile, ha attaccato a testa bassa per tutta la partita, è anche vero che è sembrata priva di idee e di alternative di gioco. Male, ancora una volta, Milinkovic. Gravi anche i perenni cali di concentrazione, come quello all'ultimo secondo (pareggio arrivato su lancio lungo).

E così la Lazio, perde un gran premio importante nella corsa alla Champions League, facendosi tamponare dalla Sampdoria (primo punto lontano da Genova dal 7 ottobre) proprio sull'arrivo. EBer

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