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Lazio in stile derby per lo "sgambetto"

Inzaghi si affiderà al modulo che ha affossato la Roma. Dubbio Keita

Lazio in stile derby per lo "sgambetto"

Roma La sconfitta di Firenze è stata indolore e figlia del turnover attuato in vista della finale di Coppa Italia, ma anche di un traguardo europeo tagliato con largo anticipo. Insomma, un episodio sfortunato di una stagione della Lazio da dieci e lode. Manca la ciliegina, il trofeo alzato nel 2013 contro la Roma e ora da contendere alla Juventus in corsa per un triplete storico. Esattamente come accadde due anni fa, quando la truppa all'epoca allenata da Pioli fallì l'impresa.

Simone Inzaghi, uno dei pochi tecnici capaci di sopravvivere in assenza di gavetta, non è un fondamentalista come altri allenatori, ma adegua lavagne e gessi alla stoffa dei suoi e al valore dei rivali. In stagione non è stata sempre a suo agio con le grandi, anche se al momento cruciale del calendario le ha suonate ai cugini della Roma.

E proprio dagli ultimi derby capitolini la Lazio trarrà spunto per sgambettare la Signora. Inzaghi ha esaltato il suo gruppo sfacciato e armonioso con un gioco scoppiettante. «Contro la Juve servirà la partita perfetta, ma non prometto gol come non li ho promessi dall'inizio dell'anno, porta bene così», ha detto ieri l'ex Ciro Immobile (era nelle giovanili bianconere), già 30 gol stagionali tra serie A, Coppa Italia e Nazionale. Con una full immersion di filmati a Formello, il tecnico biancoceleste e il suo staff hanno studiato la squadra di Allegri passando in rassegna le gare europee con Barcellona e Monaco e quelle di campionato con Atalanta e Torino. E ironia della sorte, è stata proprio la Lazio il 22 gennaio a tenere a battesimo la Juve modulo fantasia alla base della strepitosa corsa bianconera, quel 4-2-3-1 che ha reso la Juve anche più cattiva e letale. Ma pure la squadra biancoceleste non ha perso slancio da quella partita.

C'è però un tabù da sfatare: nessuna vittoria laziale nelle ultime 25 sfide dirette. L'ultimo successo risale al dicembre 2003, il 2-0 della squadra allenata da Mancini firmato da Corradi e Fiore, unico reduce di quella gara naturalmente Gigi Buffon, che domani non sarà a difendere i pali bianconeri. E ultimo punto strappato alla Juve il 25 gennaio 2014 (1-1). Nei successivi tre anni nove ko tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa e un solo gol all'attivo. Ieri penultima seduta prima della gara e formazione che si va delineando.

Sarà 3-5-2 o 3-4-2-1 con Lukaku out, unici dubbi il Parolo che lamenta una contusione al ginocchio e il Keita devastante delle ultime 4 gare (7 reti delle 15 realizzate in A).

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