Leicester campione d’Inghilterra: Ranieri è lo Special One

Claudio Ranieri ha compiuto un vero e proprio capolavoro con il Leicester: il tecnico romano, all’alba dei 65 anni, ha vinto il suo primo campionato da allenatore e l’ha fatto contro ogni pronostico. Il club inglese, infatti, ad inizio stagione, come l’anno precedente, avrebbe dovuto lottare per la salvezza: invece grazie al duro lavoro, la costanza, la serietà, un pizzico di fortuna e l’andamento a rilento di squadre come Manchester United, Chelsea, Arsenal, Manchester City e Liverpool, il Leicester ha compiuto un’impresa laureandosi campione d’Inghilterra con addirittura due giornate d’anticipo.

Il tecnico romano fa questo mestiere da trent’anni: si può tranquillamente affermare che questa sia la sua più grande soddisfazione a livello personale dopo che gli ultimi anni in Italia gli avevano affibbiato l’etichetta di eterno secondo. Nel 2007-2008 guida la Juventus e chiude la stagione al terzo posto dietro l’Inter di Mancini e la Roma di Spalletti. Nella stagione successiva sbarca in Italia, sulla panchina nerazzurra, il suo più grande “nemico” a livello sportivo, José Mourinho che lo ha sempre dipinto come un perdente. La stagione 2008-09 termina con il secondo posto per la Juventus e la conquista del quarto Scudetto consecutivo per l’Inter. Nella stagione successiva approda alla Roma e si gioca gomito a gomito il Tricolore proprio con la squadra di Mourinho. Il 26 aprile del 2010, però, la Roma prima in classifica perde malamente in casa contro la Sampdoria di Del Neri, affondata dalla doppietta di Giampaolo Pazzini: la storia dirà, ancora una volta, Ranieri secondo e Mourinho primo e artefice del Triplete nerazzurro. La stagione 2010-11 lo vede dare le dimissioni da tecnico della Roma dopo 25 giornate e nella stagione successiva subentra a Gasperini proprio alla guida dell’Inter: anche in questo caso, dopo un buon inizio, viene esonerato per far spazio a Stramaccioni. Due anni in Francia, dove al Monaco vince la Ligue 2 e arriva secondo in Ligue 1 nel 2013-14. Dopo una piccola parentesi, sfortunata, alla guida della nazionale greca, in estate arriva la chiamata del Leicester per sostituire Nigel Paerson. Il Presidente del club inglese gli chiede di raggiungere una “salvezza tranquilla”: Ranieri si supera e compie il capolavoro.

L’ex tecnico di Fiorentina e Valencia, dopo il 35esimo turno di campionato che ha decretato i 7 punti di vantaggio del Leicester sul Tottenham di Pochettino, si è un po’ lasciato andare: "Mi sono sentito un po' più leggero, solo un pochino. Adesso che siamo lì, ovviamente vogliamo lottare fino alla fine. Tutti dicono che è fatta. A mio parere no, io credo solo nella matematica. Non avrei mai pensato di poter lottare per il campionato. Ma è andata così, passo dopo passo. Prima la salvezza, poi l'Europa League, poi la Champions. E ora dobbiamo trasformare un sogno in realtà. Le big non hanno avuto costanza durante tutta la stagione e anche una piccola squadra, con un gran cuore, può battere i giganti. Mi reputo fortunato perché sono fantastici: ci mettono l'anima e il cuore e divertono la gente. A loro ho detto siamo sempre undici contro undici, non è importante il nome dell'avversario. È importante ciò che si fa durante la partita e che si aiutino a vicenda".

Ora che ha compiuto qualcosa che rimarrà, per sempre, nella storia del calcio inglese, Ranieri può finalmente togliersi l’etichetta di eterno secondo e festeggiare la conquista di un titolo meritato in barba a chi gli dava del bollito. In questi mesi, sia Sir Alex Ferguson che José Mourinho, hanno dichiarato di fare il tifo per Ranieri. La favola del Leicester ha fatto il giro del mondo e anche in Italia tutti, o quasi, hanno sperato che il sogno dei tifosi delle Foxes si sarebbe tramutato in realtà.

Ranieri, ha compiuto un vero e proprio capolavoro e per i tifosi del Leicester è lui lo Special One.