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Il Leone addormentato È una Juve monopunta

Llorente ancora a secco: non segna da settecento minuti L'attacco è solo Tevez, ma Morata è in rampa di lancio

Tredici mesi dopo, la domanda lanciata provocatoriamente da un quotidiano sportivo torna di moda: è solo bello, Fernando Llorente? Certo che no. Però, all'epoca, la risposta del navarro era arrivata in fretta: gol contro il Verona il 22 settembre, così per sbloccarsi dopo solo 46' passati sul terreno di gioco. Da lì era cominciata una stagione fatta di tante luci e poche ombre: 18 gol (più sei assist) alla fine, il secondo dei quali il 23 ottobre sul campo del Real Madrid, pagelle positive al di là delle reti segnate e la sensazione che quest'anno il Re Leone avrebbe potuto fare ancora meglio. Lui non ha trascurato nulla e, anzi, si è presentato a Torino una settimana prima dell'inizio del raduno: «Segnerò più dell'anno scorso», si era lanciato. È ancora in tempo per farlo, ovviamente: intanto, però, l'ultima volta che ha buttato la palla dentro risale al 18 maggio contro il Cagliari. Da allora, il numero 14 della Juventus ha trascorso sul prato 693' senza poter gioire personalmente: vero che il gol non è tutto, ma per un attaccante è tanto.

Che succede, allora? In sintesi: se la Juve di Conte già non esagerava con i cross dal fondo, quella di Allegri li usa ancor meno chiedendo al centravanti soprattutto di dialogare spalle alla porta con i centrocampisti favorendone gli inserimenti. Poi è chiaro che il mestiere prevede ogni tanto anche di inquadrare la porta: se non succede, il morale ne risente e magari pure la mira successiva. A parole, comunque, sono tutti tranquilli: in sostanza potrebbe però scoccare presto l'ora di Morata, squalificato contro il Sassuolo e che si candida per essere preso in considerazione fin da mercoledì, quando la Juve giocherà ad Atene contro l'Olympiakos un match da non sbagliare. E se non sarà mercoledì, il giovin Alvaro si prenderà quasi certamente il posto domenica prossima, avversario il Palermo allo Stadium. «Contro il Sassuolo Fernando non sarebbe dovuto rientrare nel secondo tempo perché aveva un problema alla schiena - lo ha giustificato Allegri -. Si vedeva che non stava bene». Difesa d'ufficio legittima, ma dei gol di un altro attaccante che non sia Tevez (già a quota 8) la Juve ha bisogno dal momento che finora solo Morata si è iscritto alla voce “marcatori” con l'ininfluente 3-0 di Bergamo.

Quanto all'impegno di Champions, rientrerà certamente Vidal, il quale nella notte post Sassuolo ha spiegato via twitter che il suo «rapporto con la Juventus è molto buono. Il club non mi ha multato. Le notizie su questo tema sono sbagliate e in molti casi si tratta di malintenzionati che continueranno a mentire senza che io possa fare nulla per evitarlo».

Sipario.

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