Sport

L'Equipe sceglie i migliori 50 Pelè precede Diego E Ayala batte Kakà

Tra campioni di ieri e di oggi, meteore che hanno avuto il loro momento di gloria e Palloni d'Oro degli anni che furono, ti ritrovi a fronteggiare una classifica dove, al suo interno, campeggiano nomi che di certo non ti aspetteresti in un "best of". Ci ha pensato L'Equipe, quotidiano sportivo francese di acclamata fama che con il concludersi della Coppa America ha cercato di stilare la lista dei 50 migliori calciatori nella storia del Sudamerica.

Facile intuire chi siano i primi due, quasi scontata che la terza posizione vada a Lionel Messi: l'attaccante del Barcellona arriva subito dopo Pelé, considerato il migliore di sempre, e Maradona, acerrimo nemico di una vita di O Rei. Fin qui tutto normale, come normale è ritrovarsi in una ipotetica lista dei migliori dieci anche il Fenomeno Ronaldo (quinto), la leggenda del Real Madrid Alfredo Di Stefano e l'ex juventino Omar Sivori, nono in classifica.

Da lì in poi, c'è da ragionare un po' sulle scelte fatte, perché se è vero che oggi i prospetti sono tanti ma forse mancano le star internazionali (Neymar c'è ma non si vede...), è altrettanto vero che trovarsi un giocatore come Marcos Cafu, campione del Mondo con il Brasile a Usa '94 e Corea-Giappone 2002, davanti a Mario Kempes, Socrates o Rivelino ma solo in 12ª posizione, deve far riflettere. E che dire della 24ª piazza di Bebeto, uno che ha fatto impazzire milioni di persone sempre nel Mondiale disputato in terra americana.

I campioni sono tanti, riuscire a stilare una classifica è estremamente complesso. Ma cadere in tentazione è anche peggio: difficile riuscire a comprendere, ad esempio, come Ronaldinho sia confinato al 34° posto davanti a Omar Batistuta e Carlos Valderrama. O come, ancora peggio, l'ex difensore di Napoli e Milan, Roberto Ayala, sia in 43ª posizione addirittura davanti al Pallone d'Oro Ricardo Kakà, a Ivan Zamorano e ad una leggenda del Paraguay come il portiere goleador Jose Luis Chilavert.

Scelte bizzarre, che si sia cercato di privilegiare quanto di buono fatto con la propria nazionale nel corso della carriera? Forse, ma a questo punto come giustificare il terzo posto di Lionel Messi, che nel suo curriculum con la maglia dell'Argentina, fino a ieri, vantava solo un oro olimpico a Pechino 2008 e un Mondiale Under 20 conquistato nel 2005? Colleghi francesi fin troppo ottimistici sulla finale di Copa America?

Commenti