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Gabriel Batistuta: "Volevo farmi amputare le gambe per il dolore"

In un'intervista con una tv argentina ha raccontato i momenti difficili dopo il ritiro. Ora vorrebbe tornare sui campi come allenatore: "Il sogno? Boca Jr. o nazionale"

Una foto d'archivio di Gabriel Omar Batistuta, con la maglia giallorossa della Roma
Una foto d'archivio di Gabriel Omar Batistuta, con la maglia giallorossa della Roma

In un'intervista con l'emittente argentina TyC Sports, l'ex calciatore Gabriel Omar Batistuta, alle spalle una carriera nelle squadre italiane durata oltre dieci anni, racconta dettagli inediti del suo ritiro dal terreno di gioco.

"Ho sofferto tantissimo - racconta Batistuta -. Non riuscivo a camminare e per un mese, pur avendo il bagno a 10 metri, urinavo a letto perché non avevo la forza di alzarmi". Il calciatore smise di giocare nel 2005, annunciando il ritiro dopo la risoluzione del suo contratto con i qatarioti dell'Al-Arabi, dopo una lunga serie di infortuni.

"Sono andato dal medico - spiega a TyC Sports - e ho chiesto di amputarmi le gambe. Vedevo Pistorius e pensavo che quella sarebbe potuta essere la soluzione migliore. Mi disse che ero pazzo, fortunatamente è andato tutto per il meglio".

La decisione drastica, a cui poi non diede corso, fu dovuta dal fatto che non aveva più cartilagine nelle ossa, costrette a sostenere da sole i suoi 86 chili. Il giocatore racconta di essersi sottoposto a un'operazione "per fissare le caviglie con delle viti", che gli procurò molto dolore.

"Per fortuna adesso sto bene ed ho potuto anche riprendere a giocare", aggiunge l'ex calciatore argentino, che ora vorrebbe tornare sui campi da calcio, ma da allenatore. In passato dice di avere ricevuto molte offerte, "ma prima non avevo la voglia che ho adesso".

E l'ideale sarebbe un contratto con "il Boca Jr o la Nazionale".

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