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Lichtsteiner operato: «pulizia» del cuore E Biabiany rientra dopo la miocardite

nostro inviato ad Appiano G.

A Stephan Lichtsteiner ieri mattina hanno dato una ripulita al muscolo cardiaco dopo l'allarme scattato durante Juventus-Frosinone in cui aveva accusato una difficoltà respiratoria dovuta a una aritmia cardiaca. Stephan era stato fermato dallo staff medico per poter svolgere ulteriori accertamenti: «Nel mio ultimo post ero stato un po' troppo ottimista - aveva confidato il difensore -, invece ci vorrà ancora più tempo e pazienza». Era rientrato effettuando tutto il programma con il gruppo, poi però un secondo stop e dopo nuove consulenze specialistiche, i medici hanno deciso per una soluzione chirurgica. Ieri il professor Gaita ha effettuato un intervento di ablazione al suo cuore perfettamente a buon fine, con tempi per il pieno recupero agonistico stimabili in 30 giorni.

Non la medesima patologia ma qualcosa di simile era capitata ad Antonio Cassano a novembre 2011, colpito da una ischemia transitoria che gli aveva causato un annebbiamento in aereo, nel ritorno dalla trasferta con il Milan all'Olmipico. Anche lui in sala operatoria. L'intervento mini invasivo al cuore effettuato dal dottor Carminati era durato poco più di mezz'ora in anestesia locale, chiusa un'apertura anomala fra i due atri. Nwankwo Kanu il ricordo più vivo e la patologia più pesante. Prima ancora di vestire nerazzurro nel '96 la visita medica di routine gli aveva diagnosticato una disfunzione cardiaca congenita e la sua carriera sembrava volta al termine. La malformazione di una valvola aortica gli stava pregiudicando il futuro. Venne sostituita e anche lui tornò a giocare nel marzo '98.

Ieri ad Appiano c'era Jonathan Biabiany, un altro trionfo, due mini presenze finora in campionato ma probabile titolare a Genova. Era stato fermato ad agosto 2014 per una miocardite, una infiammazione, a fine maggio di quest'anno ha ottenuto l'idoneità dal Centro di medicina dello Sport. E ieri ha avuto parole ricche di sentimento per Lichtsteiner: «Aspettando di poter tornare a giocare ho avuto anche il pensiero di lasciare il calcio. Non si sa mai cosa può succedere nella vita, ora però sono qui. Se avessi dovuto smettere sarebbe stata dura ma sarei andato avanti e a Stephan faccio tanti auguri, spero si riprenda presto, il prima possibile. Io sono rientrato in tempi brevi anche perchè ho avuto la fortuna di avere la famiglia sempre vicino.

Gli dico che ci vuole riposo e pazienza, poi con la sua famiglia vicino tutto si risolverà».

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