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Lichtsteiner sbaglia il rigore dell'addio Domani Allegri firma

Domenico Latagliata

Torino. Sotto la pioggia. La Juventus chiude il suo campionato battendo 2-1 il già retrocesso Verona. Saluta Buffon, Asamoah (festeggiato dai compagni prima dell'inizio della gara) e Lichtsteiner, raggiunge quota 95 punti e se ne va in vacanza. Con il quarto double di fila e l'idea che Allegri resterà anche l'anno prossimo: difficile chiedere di più e di meglio. Almeno in Italia, insomma, si sono dimostrati ancora una volta irraggiungibili. Né l'ultima giornata di campionato poteva aggiungere qualcosa a una storia chiusa la settimana scorsa, all'Olimpico romano: un'amichevole e poco più. Con una traversa di Dybala nel primo tempo e tutti i gol nella ripresa: prima un tap in di Rugani dopo respinta di Nicolas su conclusione dell'immancabile Douglas Costa, poi la solita rete su punizione di Pjanic, la rete di Cerci e un rigore sbagliato nel finale da parte di Lichsteiner cui Dybala aveva regalato la possibilità di salutare lo Stadium con un'ulteriore gioia.

Quindi, la cerimonia istituzionale: giocatori premiati uno per uno, applausi per tutti e ovazioni particolari per le stelle della squadra, con cori dedicati ai napoletani sparsi qua e là. Tutto molto composto. E, del resto, al settimo tricolore di fila non è nemmeno che si potessero immaginare scene di giubilo esagerato. Alle 18, tutto finito dentro lo Stadium e via sul pullman scoperto verso il centro città, arrivando fino in piazza Vittorio attraverso corso Regina Margherita, i Giardini Reali, piazza Castello e via Po.

Quindi, in serata, la festa privata alle Officine Grandi Riparazioni con tanto di regalo personalizzato (una Magnum di Amarone Aneri) da parte di Andrea Agnelli.

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