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L'Inter cerca il pokerissimo Pioli punta già su Gagliardini

Milano Pioli e l'Inter stasera a San Siro vanno a caccia della quinta vittoria di fila in campionato (la sesta in totale se si conta l'inutile successo con lo Sparta Praga). Ma occhio al Chievo, che vorrà rifarsi dopo la sonora batosta casalinga subita dall'Atalanta. «Il Chievo sbaglia poche partite nel corso di un anno e ha sbagliato domenica scorsa», avverte il tecnico nerazzurro alludendo al match perso dai veneti contro i ragazzini terribili di Gasperini. Uno di questi era Gagliardini, lasciato a riposo nell'ultima sfida al Bentegodi perché oramai con le valigie in mano. Dopo tante voci adesso, finalmente, è pronto a scendere in campo con la nuova casacca dell'Inter. «Gagliardini - ha spiegato Pioli alla vigilia - è un acquisto importante perché ha già dimostrato di avere qualità, è un giocatore pronto che può dare molte energie alla nostra squadra e grandi prospettive per il futuro». Gioventù, fisicità e spensieratezza. Tutte doti che mancavano a centrocampo e che non si sono viste per ora in Kondogbia. Facile, dunque, pensare di vederlo presto in campo, anche perché l'Inter in quel reparto ha ceduto Felipe Melo, mentre Medel, ristabilito e a disposizione, è considerato da Pioli più un difensore che un mediano («La sua duttilità ci può fare molto comodo»). Ma sul fronte esuberi, la partenza di Melo non è bastata, e anzi l'allenatore nerazzurro ne chiede qualche altra. «La società lo sa e lavoreremo per cercare di sfoltire la rosa».

Per il tecnico emiliano, comunque, l'arrivo di Gagliardini è anche «un segnale che la proprietà vuole fare le cose per bene ed essere ambiziosa». Ambizioso lo è anche Pioli, il primo a credere all'obiettivo terzo posto visto le cinque vittorie e un pareggio in sette partite da quando è diventato l'allenatore dell'Inter. «L'anno scorso l'Inter era terza a 39 punti e la Roma è arrivata terza con 80 punti. Perciò quest'anno nel girone di ritorno serviranno tanti punti. Ma credo che l'Inter abbia la qualità per vincerne tante».

SAr

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