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L'Inter sarà di Thohir alla chiusura del mercato

La data spartiacque per firmare il passaggio è quella del 3 settembre. 350 milioni il valore del club, ma senza cessioni non si abbatte il rosso

L'Inter sarà di Thohir alla chiusura del mercato

L'Inter a Thohir sarà ufficiale il 3 settembre? Al tempo. Non c'è a conforto una dichiarazione del magnate indonesiano e neppure di Massimo Moratti, è solo una più che plausibile probabilità sebbene al momento di certo ci siano solo punti di domanda: quanto costa l'Inter a Thohir? Quante quote compra? Quale ruolo avrà Moratti?

Dopo quasi tre mesi di trattative, e cioè da quando è nota la faccenda, non si conoscono ancora i punti fondamentali per far uscire dalla vasca questo passaggio epocale di proprietà dell'Fc Internazionale Milano.

L'Inter naturalmente smentisce che il 3 settembre sia la data delle firme. Ma non la smentisce ufficialmente come ha fatto per Belfodil con un comunicato sul sito del club in cui escludeva qualunque possibilità di cessione dell'ex Parma. A richiesta insistente, arriva la spiegazione: il franco-algerino era molto preoccupato dopo aver letto di trattative che lo coinvolgevano, il comunicato sul sito è stato un atto dovuto, per tranquillizzarlo. Il che non significa che l'Inter, i suoi direttori, dirigenti e addetti, fino ai custodi di Appiano siano meno importanti di Belfodil. Ma la società non ha mai smentito alcuna data, nessuna delle decine che si sono susseguite ad indicare il giorno del passaggio di proprietà. E non lo farà neppure in questa occasione. Resta bizzarra quella del 3 settembre, esattamente il giorno dopo la chiusura del mercato.

La spiegazione sposta in avanti la data delle firme.

Thohir a più riprese ha voluto sempre precisare di non voler entrare in questo mercato. Il 3 settembre è quindi da intendersi come il giorno in cui l'Inter ha una certezza, un valore preciso, non si compra e non si vende più perché il mercato è chiuso, tu mi vendi una cosa che è quella, io compro una cosa che è quella. Nessuno equivoco. A conforto di questo l'acquisto di Taider, avvenuto a conti fatti e quindi fuori dalla contrattazione precedente, da decidere come dividerlo. La data è solo uno spartiacque, da quel giorno ogni ora è buona per chiudere, ormai tutto è stabilito nei particolari, compreso l'impegno economico di Thohir, il ruolo del suo braccio destro Rosan Roeslani e dell'avvocato Thomas Shreve, compagni di avventura da tempo. E soprattutto il ruolo futuro di Massimo Moratti e del figlio Angelomario, attuale vicepresedente, nella nuova Inter asiatica.

Al momento si può solo navigare a vista: Ernst&Yong avrebbe valutato l'Inter 350 milioni, ce ne sono 200 di debiti, il bilancio 2013 è in rosso di 60 milioni, quello previsto per il 2014 doveva essere di 40 milioni e invece sarà nuovamente, secondo le ultime proiezioni, di 60 e c'è una spiegazione. L'Inter, dopo aver lavorato molto bene sui libri riducendo drasticamete gli ingaggi, aveva previsto un buon rientro da una serie di plusvalenze. Ecco perché insistentemente si è parlato e scritto di Handanovic, Guarin e Ranocchia sul mercato, erano le possibili e migliori plusvalenze che potesse fare Moratti. Handanovic pagato 12 con una valutazione attuale sui 30 milioni, Guarin pagato 13 e sul mercato a 20, Juan Jesus pagato 3,7 valutato 15, Ranocchia 16 sul mercato a 20, Kuzmanovic 1,7 valutato 4. Paradossalmente l'arrivo di Thohir ha impedito l'indebolimento della squadra ma ha appesantito il debito societario.

Ieri a Milano c'era il figlio di Pinto Da Costa, il presidente del Porto, il club che svuota le casse societarie dei potenziali acquirenti dei suoi giocatori. Complicatissimo fare un affare con loro, ma sembrano giorni decisivi per il futuro di Alvaro Pereira e Ezequiel Schelotto che Alexandre Pinto vorrebbe liberare dall'Inter. Invitato a restarsene ad Appiano durante la tournée americana, l'argentino è sul mercato, pagato 5,5 milioni, difficilmente Branca riuscirà a ottenere una plusvalenza ma pare si sia parlato anche di Fernando, nome che periodicamente ritorna nei progetti nerazzurri.

Isla e Nainggolan scendono nei desideri, molto complicata la trattativa per il brasiliano del San Paolo Wellington, 22 anni, nell'ambiente gira la voce che abbia meno possibilità di Eto'o di arrivare all'Inter.

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