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L'Inter torna a correre. È già in zona Champions e si gode Lautaro

L'argentino sblocca subito. Annullato il pari del Cagliari, Politano trova il gol sicurezza

L'Inter torna a correre. È già in zona Champions e si gode Lautaro

Milano - Tre punti, risposte positive, Lautaro Martinez trascinatore e una svolta netta alla stagione che può partire proprio da qui. La vittoria contro il Cagliari (2-0) chiude al meglio una dieci giorni da favola dell'Inter, che con i successi in fila contro Sampdoria, Fiorentina e Cagliari (oltre a quello di Champions con il Tottenham) si rimette in carreggiata «in corsa con le prime», come ammesso proprio da Luciano Spalletti alla vigilia del match.

Tre punti che ricandidano i milanesi a ruolo di anti-Juventus e che permettono a Spalletti di poter finalmente sorridere, per la grande abbondanza di scelte in rosa. Perché sei cambi di formazione rispetto alla gara precedente da queste parti non li vedevano addirittura da aprile 2016 e perché l'aver aspettato Lautaro Martinez ha oggettivamente dato i suoi frutti.

Il Toro si è preso la scena, conquistando uno stadio che l'ha osannato ad ogni tocco di palla. E lui non ha tradito i suoi nuovi tifosi, andando in gol alla prima vera occasione avuta: è il 12', l'assist è di Dalbert dalla sinistra. Rete di personalità, con uno stacco imperioso che ricorda il miglior Diego Milito. E con El Principe, Lautaro Martinez ha molte affinità, tra le tante l'essere cresciuti entrambi nel Racing. Di certo il Toro ha messo in mostra numeri molto interessanti: accelerate improvvise, bravura a dialogare con i compagni con entrambi i piedi e soprattutto la concreta possibilità di poter offrire soluzioni offensive differenti a Spalletti. Perché gioca spesso fuori dall'area di rigore, a differenza di Icardi, e la sua continua mobilità offre alla squadra la possibilità di creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti centrali e laterali in area di rigore. Inserimenti che hanno portato prima alla clamorosa occasione di Candreva a tu per tu con Cragno; e poi alla rete del 2-0 di Politano proprio al 90'. A referto, per Martinez, anche una sforbiciata a servire Nainggolan e i continui applausi ad ogni suo tocco di palla di un San Siro che per una giornata ha dimenticato il suo capitano, rimasto in panchina per tutta la gara; e che, dopo i vari Eder, Rocchi, Pinamonti, Palacio, Osvaldo, Belfodil e Gabigol, finalmente può gioire per l'aver scoperto un vero attaccante, capace di sostituire e (perchè no?) affiancare Icardi.

Le virtù dell'Inter sono terminate dove sono iniziati però i vizi di un Cagliari apparso più attento a contenere che altro: un colpo di testa di Ionita e un tentativo velleitario di Sau le uniche occasioni nel primo tempo, un gol giustamente annullato a Dessena nella ripresa con il Var per un tocco di mano. Nulla più, in una partita con poca verve dove l'unico modulo è stato il lancio lungo sulla testa di Pavoletti.

Ora per l'Inter la sfida di Champions League di mercoledì prossimo ad Eindhoven contro il Psv sarà un ulteriore banco di prova per proseguire nella crescita dell'ultimo mese. Match al quale Spalletti arriva con la consapevolezza di avere creato un gruppo forte, di qualità e pieno di alternative.

Pronto per vincere in Italia ed in Europa.

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