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Lippi svela: "A gennaio fui vicino al Milan per sostituire Mihajlovic"

Lippi ha svelato un clamoroso retroscena di mercato sul suo conto ed ha rivelato la sua intenzione di ritornare in Cina dopo aver dovuto rifiutare l'incarico in Figc

Lippi svela: "A gennaio fui vicino al Milan per sostituire Mihajlovic"

Marcello Lippi, ex allenatore della Juventus ed ex commissario tecnico e campione del mondo con l'Italia nel 2006, è stato vicino alla panchina del Milan nel mese di gennaio quando la società mise in dubbio la posizione si Sinisa Mihajlovic. Lippi, tra l'altro, è stato anche costretto a rifiutare, con tanto di polemiche annesse, l'incarico di responsabile per la FIGC e alla Domenica sportiva aveva spiegato il perchè del suo mancato ritorno in Nazionale: "Aspettavamo l'assunzione di Ventura per annunciare il mio incarico, avevo già firmato un precontratto per diventare direttore tecnico.Per due mesi ho lavorato in Federazione, avevo parlato anche con Montella e altri papabili commissari tecnici, alla fine abbiamo scelto Ventura. Il giorno prima della presentazione di Ventura, il presidente ed il direttore generale, con cui avevo parlato di progetti, mi informano che un anno e mezzo fa c'era stata una modifica allo statuto che prende in esame la posizione dei procuratori, categoria a cui appartiene anche mio figlio Davide. È stato creato un articolo ad hoc per impedire ad un procuratore di esercitare se ha parenti in Federazione. Roba da fuori di testa. Mi hanno anche detto che avrebbero modificato quell'articolo, ipotesi che però non ho voluto nemmeno prendere in considerazione. Non voglio leggi per favorire la mia persona".

Lippi, ai microfoni del Corriere Fiorentino, ha dunque svelato il retroscena sul suo mancato approdo al Milan: "A gennaio io al posto di Mihajlovic? Tutto vero. Il contatto era talmente vero che avevo già riunito il mio staff con cui lavoro a casa mia, dicendogli di tenersi pronto. Poi il Milan vinse 2-0 con la Fiorentina alla prima giornata del girone di ritorno, infilò un filotto di risultati positivi e tutto è sfumato. Galliani ci ha provato in 3-4 occasioni a portarmi al Milan e ho sempre detto di no, ma stavolta avevo dato la mia disponibilità. Il mio futuro? Ora sto pensando a un ritorno in Cina, è vero. Fino a qualche settimana fa le prospettive erano diverse, avevo una sorta di pre accordo con la FIGC, poi sappiamo tutti come è andata a finire. In Cina sono stato bene, è stata un'esperienza entusiasmante.

Forse ho trovato il giusto ritmo: 3 anni di lavoro e uno e mezzo di riposo".

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