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L'Italia fa 3 mete ma con gli inglesi perde di 30 punti

La differenza c'è ma è meno di quella che potevi aspettarti. Da Twickenham l'Italia esce a testa alta. Perde (47 a 17 il risultato finale) ma il passo in avanti rispetto all'anonimo debutto dell'Olimpico contro l'Irlanda c'è tutto. Tre mete a Twickenham, la versione coraggio di un'Italia che, almeno per 20 minuti, mette in crisi l'Inghilterra. Parisse apre le danze, cambia lo scenario la sua meta, innescata da Haimona dopo appena cinque giri d'orologio. Forse illude, di sicuro spiazza l'Inghilterra che ci mette il suo tempo per tornare in carreggiata. Lo fa con la complicità della moviola. La meta di Vunipola c'è come il ghiaccio all'equatore ma lancia l'Inghilterra sulla corsia di sorpasso. Gli azzurri reggono finchè possono. Un errore di Haimona lancia Joseph in mezzo ai pali e dà la svolta alla partita.

Tutto secondo copione, anche le disattenzioni: Youngs ne approfitta e lo stesso fa ancora Joseph e l'Inghilterra dilaga. Niente di nuovo al di là della Manica: Inghilterra superiore, ma Italia che ci prova fino all'ultimo. Ed è ancora Morisi a toccare oltre la linea grazie a un miracolo di Andrea Masi che resuscita da terra un pallone già morto. Finisce con 30 punti di scarto e tre mete stampate sull'erba di Twickenham.

Non ci riuscimmo neanche due anni fa in quella che resta la nostra miglior partita nel tempio dell'ovale.

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