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L'Italia mette nel canestro l'Europeo 2015

L'Italia mette nel canestro l'Europeo 2015

Senza angosce l'operazione cioccolato di Azzurra Tenera, la nazionale di basket che stracciando (65-80) ieri sera a Bellinzona i resti della giovane e coraggiosa Svizzera ha chiuso in testa il girone di qualificazione europea e così si è liberata dell'ultima angoscia. L'anno prossimo ci saremo anche noi nella mischia che darà le medaglie continentali e i posti per le Olimpiadi del Brasile, il vero obiettivo per questa generazione di giocatori italiani affidata ad un tecnico di qualità come Simone Pianigiani, anche se pensavamo che fosse meno conservatore, meno prevedibile nelle scelte anche in partite facili come quella di ieri sera (15-28 29-48 44-67 i parziali) ha lasciato che sull'incudine battessero quasi sempre gli stessi prendendo una paura esagerata all'inizio del terzo tempo sul 7-2 degli svizzeri. Ci ha pensato un Datome, 24 punti, 9 su 11 al tiro, 7 rimbalzi, che non poteva tremare davanti agli imberbi ragazzi svizzeri, ad un certo punto avevano un quintetto di età media di poco superiore ai 21 anni, mattatore insieme a Cinciarini (17) fino al finale da sfiniti e da spersonalizzati dei nostri cambi che hanno lasciato riavvicinare gli elvetici.

Estate produttiva se pensiamo al lavoro fatto sul concetto di squadra e di legame vero con la maglia azzurra, anche passando attraverso la bufera dell'ammutinamento di Daniel Hackett che forse, adesso, a qualificazione ottenuta, avrà anche una grazia federale grazie ai compagni che aveva abbandonato a Trieste, sulla spinta dei rapporti sempre ottimali fra l'Emporio Armani e il presidente Petrucci.

Ci auguriamo che vada così in modo da poter pianificare la prossima stagione su certezze e come dice il piccolo principe senese che vuole occuparsi di tutto per Azzurra Tenera, schivando ogni siluro che ti sparano se esageri nel mansionario, è bene sapere subito chi è disponibile per l'europeo che forse si giocherà in Francia dopo la dolorosa rinuncia dell'Ucraina che al momento vive il suo tormento lontano dalle arene sportive.

È andata bene l'operazione cioccolata, un alimento utile se hai bisogno di affetto e sembra che questa nazionale di basket soffra il complesso di non vedersi riconosciuti meriti che, per la verità, qualificano un buon lavoro, ma non ci rassicurano sul domani anche se dovessero arrivare dalla NBA con tutte le buone intenzioni Gallinari, Bargnani e il Belinelli campione con San Antonio che ha già fatto sapere di voler decidere soltanto alla fine della prossima stagione.

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