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L'Italia ribalta l'Olanda ma fa un passo indietro con le novità di Ventura

Verratti trequartista e difesa a 3 da rivedere Donnarumma ok dal 1'. Debutto per quattro

L'Italia ribalta l'Olanda ma fa un passo indietro con le novità di Ventura

Alla terza amichevole con una big, l'Italia di Ventura ha centrato la vittoria. Pur senza brillare, per la verità, senza però andare a scomodare le critiche del post Albania di Sacchi che hanno fatto arrabbiare molto il nostro ct. Sul piano del gioco, un piccolo passo indietro rispetto alle ultime prove.

Il successo di Amsterdam ci farà guadagnare punti nel ranking Fifa (riusciremo a tornare nella top ten prima delle sfide di giugno), ci riconsegna una vittoria nella terra dei tulipani dopo quasi 12 anni (l'ultima a vincere fu l'Italia di Lippi che iniziò lì la sua cavalcata fino al trionfo mondiale) e dà morale a un gruppo che deve ancora migliorare sotto molti aspetti. Ventura continua a dare spazio ai giovani (ieri altri quattro debutti, diventano nove i calciatori che con il ct hanno vestito per la prima volta la maglia azzurra dei grandi) e questo è l'aspetto più positivo. Oltre alle parate di Donnarumma sui titoli di coda, il dopo Buffon è già pronto. «In palio c'erano due cose, l'immagine che stiamo cercando di esportare e la mentalità che stiamo cercando di costruirci, contava lo spirito di squadra, il sacrificio e la lotta nei momenti difficili e quelli si sono visti», così il ct.

In tribuna ci sono Capello e Van Gaal, ma anche Seedorf e Gullit: quest'ultimo, nelle vesti di telecronista, si è autocandidato alla successione di Blind sulla panchina olandese. La curiosità maggiore era per l'impiego di Verratti come trequartista con licenza di ispirare. Il ritorno all'antico per il talentino del Psg non si è rivelato felice: abituato a stare al centro del gioco, Verratti arretra molto alla ricerca della sfera e più volte viene richiamato da Ventura. In più la marcatura quasi ossessiva del romanista Strootman, in campo solo nel primo tempo, gli toglie ulteriore spazio. E nella ripresa, quando l'Olanda alza il suo baricentro per riequilibrare la gara, il 10 azzurro si vede ancora più di rado. Tanto movimento, ma vaga sul campo senza trovare la posizione giusta.

L'Italia più giovane dell'era Ventura (27 anni l'età media dei titolari), tornata alla difesa a tre, è brava a gestire la partita nella prima frazione, andando però sotto per un tocco sfortunato di Romagnoli nella propria porta. Eder trova subito il pari e il primo gol nell'era Ventura al sesto match giocato - l'ultimo alla Svezia agli Europei che ci regalò gli ottavi -. La squadra di Ventura non alza i ritmi, attuando una fitta rete di passaggi per stanare i tulipani che ci concedono qualche occasione di troppo, lasciando Bonucci solo sotto porta a sfruttare la respinta di Zoet sulla zuccata di Parolo per la rete del sorpasso. Quinto gol in azzurro per il difensore, 4 realizzati su azione da calcio d'angolo. De Rossi rimedia una botta alla schiena ed entra Gagliardini, da lui indicato come il suo possibile successore.

Olanda più incisiva nella ripresa e Italia più raccolta all'indietro, tanto che Belotti - entrato in campo al posto del gemello Immobile - trova la prima conclusione solo al 25'. Ventura manda in campo anche Spinazzola, Petagna e Verdi nel finale, ma la difesa azzurra sembra più in affanno. E sui titoli di coda ecco le prodezze di Donnarumma su due conclusioni di Sneijder.

Una delle cose migliori di una notte in chiaroscuro.

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