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L'Italia si riscopre grande d'Europa e si regala un derby

Europa League, la "coppetta" finalmente presa sul serio dalle nostre. Con 5 squadre negli ottavi spunta Fiorentina-Roma

L'Italia si riscopre grande d'Europa e si regala un derby

Dall'euforia della manita all'urna di Nyon che avrebbe complicato il nostro cammino europeo. No, non siamo d'accordo, se vuoi arrivare in fondo non puoi aver paura e giochi fino alla fine, sempre per un gol in più. In sintesi ci sarà un derby, Fiorentina-Roma, l'Inter ha pescato il Wolfsburg, trasferte russe per Napoli e Torino contro Dinamo Mosca e Zenit.

Restiamo calmi altrimenti diamo ragione a chi dice che non ce la godiamo mai. Intanto un cenno storico, sei squadre agli ottavi di coppe europee, c'è anche la Juventus in Champions, non ci succedeva da 9 anni, stagione 2005-06. Milan, Juventus e Inter in Champions, Roma, Palermo e Udinese in Uefa. Evento nell'evento, è la stagione della rivoluzione sotto le mazzate di Calciopoli, Juventus declassata all'ultimo posto, trenta punti di penalizzazione per Milan, Fiorentina e Lazio. Quella fu veramente la stagione della paura, questa eventualmente è già quella del riscatto perchè i bookie non ci davano così vincenti e gli stessi opinionisti sul Toro al San Mames non ci puntavano un euro.

D'accordo, non saranno passeggiate, il Torino ha preso la capolista del campionato russo, Padelli, Maksimovic, Moretti e Darmian contro Hulk, autore di una rete contro il Psv spazzato all'andata e al ritorno. Era la squadra da evitare assolutissimamente, ma proprio il Toro con la vittoria di Bilbao ha dimostrato che chiacchiere e precedenti stanno a zero. Più abbordabile la Dinamo Mosca, mitica per aver avuto tra i pali Lev Jashin, una finale in coppa delle Coppe nel 1971-72 persa 3-2 contro i Rangers, fine. «Conosciamo la Dinamo e sappiamo che sarà un avversario difficile - ha detto Rafa Benitez -. Ha dominato il suo gruppo vincendo tutte le partite. Un club con una grande tradizione e una rosa di giocatori esperti, giocheremo il ritorno a Mosca in un clima non facile». Nessuno si aspettava dichiarazioni meno prudenti.

L'Inter volerà nella città delle automobili, eretta dai nazionalsocialisti per metterci gli operai della Wolksvagen, ci finirono dentro lavoratori forzati e prigionieri di guerra. La squadra invece sta andando forte in Bundesliga, seconda a otto punti dal tritatutto Bayern «che ha recentemente sconfitto 4-1», ha ricordato Mancini. Un titolo di campione di Germania nel 2008-09, valore attuale della rosa di 206 milioni, poco meno di quella dell'Inter, età media 26 anni, 50 per cento di stranieri, in porta lo svizzero Benaglio, c'è Timm Klose, non è parente ma è svizzero anche lui come il naturalizzato terzino sinistro Ricardo Rodriguez, 28 milioni per il suo cartellino, stesso valore del trequartista belga Kevin De Bruyne. Il più caro e anche il più pericoloso è il campione del mondo Andrè Schurrle, nel Wolfsburg gioca Luiz Gustavo, non ancora riavutosi dalla tragedia del mondiale, dicono, ma attenzione al centravanti Bas Dost.

Poi il derby, se ne sono lamentati tutti, a partire dal presidente del Consiglio Renzi: «Ma di tutte... proprio la Roma!». Se ne è lamentato Garcia: «Il sorteggio non lo decidiamo noi, ma quello che posso dire è che fa meno Europa». Perchè dolersi? La trasferta sarà più agevole, magari Montella vivrà un nuovo rivolgimento di sentimenti: «Dispiace dover incontrare un'italiana ma d'altra parte, statisticamente, sapevamo che poteva capitare. La Roma è una squadra forte e la conosciamo più che bene».

Un derby anche per gli spagnoli tra Villarreal e Siviglia, due che comunque è sempre bene evitare, le altre sfide sono Everton-Dinamo Kiev, Dnipro-Ajax e Bruges-Besiktas, andata il 12, ritorno il 19. Sono gli ottavi, Europa, sfide belle da giocare, per gli scettici chiedere a chi è fuori, si rode e sta davanti al tv color.

La stagione 2005-06, l'ultima con sei squadre italiane negli ottavi, ha solo un valore statistico. Non finì benissimo, Roma subito eliminata dal Middlesbrough, Palermo dallo Schalke e Udinese dal Levski Sofia. Nei quarti di Champions fuori l'Inter con il Villarreal e la Juventus con l'Arsenal, il cammino più lungo è del Milan in semifinale contro il Barcellona.

Ma poi a giugno Italia campione del mondo in Germania, mica male come precedente.

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