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L'Italvolley rosa in ansia per Sara Il trapianto di fegato può salvarla

Un dramma sconvolge il mondo dello sport italiano. Sara Anzanello, 32 anni, di Ponte di Piave (Treviso) è in lotta per la sopravvivenza a Milano in prognosi riservata per epatite acuta: per salvarla serve il trapianto di fegato, dovrebbe avvenire nelle prossime ore. La bionda centrale è una veneta molto tosta, si può aggiudicare la partita più delicata della carriera. I problemi epatici l'avevano indotta a test molto accurati, a Baku (gioca nell'Azerrail) e poi a Istanbul, non sono ancora chiare le cause della patologia, solo raramente tanto improvvisa e grave. L'ufficio stampa del club azero fa sapere che i medici italiani hanno deciso per il trapianto urgente: «Sara è veramente una gran persona, confidiamo che tutto evolva per il meglio».
Amici e familiari attendono buone nuove, chiedono privacy per l'atleta eppure scrivono sul sito saraanzanello.it: «Forza Sara, tifiamo per te. Sentiamo il dovere di ringraziare quanti ci sono vicini con il loro affetto e si sono interessati alle condizioni di salute. Affronta una sfida difficile, chiediamo massima tranquillità e il più stretto riserbo».
Da un decennio Sara a muro è fra le migliori al mondo, ha vinto la coppa Cev, 3 coppe Italia e una supercoppa, in A1 ha giocato nel Trecate, a Novara e a Villa Cortese, di cui è stata capitana. «Ho saputo da poco - dice da Mosca l'azzurra Antonella Del Core -, sono senza parole.

Un grande in bocca al lupo, tutta la nazionale le è vicina».

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