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L'Italvolley per una sfida impossibile

Zaytsev & C. sperano di ripetere almeno il podio, le ragazze non l'hanno mai visto

L'Italvolley per una sfida impossibile

L'oro del volley mai arrivato è quasi impossibile, anche perchè l'Italia non vince un titolo dal 2005, dall'Europeo di Roma con Montali. Un alloro internazionale manca dal 2000, la World league conquistata con Anastasi. Alle donne basterebbe la medaglia, sciupata con il 9° posto di Sydney 2000 e tre uscite consecutive ai quarti, nonostante super rose. Adesso in rosa siamo in ribasso e c'è pure tensione.

Non tra i maschi, perchè il mite Gianlorenzo Blengini in fondo ha anticipato Ventura, passato dal Toro alla nazionale. Chicco è molto torinista, persino più del predecessore Mauro Berruto, l'antropologo dei 6 podi in 4 anni e mezzo, compreso il bronzo di Londra '12. Ha i nervi distesi, rispetto alle ultime due manifestazioni condotte dal narratore di storie alla Domenica Sportiva. Il torinese Chicco prosegue al ritmo di podi del predecessore che lo scelse come vice, argento in coppa del mondo con qualificazione olimpica, bronzo agli Europei e quarto in World league. Per il bronzo siamo lì, ma è durissima. Perchè gli Usa ci hanno battuto alla World cup (riscattato in World league, 3-1) e il Brasile alle Final 6 di due settimane fa, come la Francia. E nel girone ci sono proprio i carioca, gli Stati Uniti e i francesi, mentre Canada e Messico non hanno chances. Il rischio è di passare per quarti, ma anche se l'altro girone fosse vinto da Polonia o Russia non partiremmo battuti, nei quarti.

Il sestetto è collaudato, ma negli anni i veterani accusano acciacchi. Osmany Juantorena ha una spalla dolente ma vuole ripetere l'oro dello zio Alberto, 40 anni fa a Montreal, unico a coniugare i titoli di 400 e 800 metri. Birarelli, 35 anni, entra ed esce dal gruppo, con Buti e Piano ha molto nelle mani: facciano muro, come i vecchi stopper nel calcio, altrimenti la difesa e il contrattacco non hanno successo. Giannelli è il regista più giovane e talentuoso, Zaytsev il bomber. «Resto scettico sulla sua alternanza di ruoli - obietta l'ex ct Anastasi -, con passaggio da schiacciatore a opposto, ma Blengini vuole costruire la coppia di bombardieri, anche con Juantorena e Vettori. E pure Lanza è in recupero». La ricezione è sofferta, neanche il libero Colaci è sempre perfetto, di qui l'alternanza con Rossini. Dal Brasile arriva la notazione di Bebeto, ct dell'ultimo titolo mondiale azzurro, nel '98: «Il punto è che l'Italia non è più l'Nba del volley, 20 anni fa aveva tutti i migliori giocatori e tecnici. Ancora non mi spiego il 13° posto al campionato del mondo di due anni fa».

La nazionale del secolo (scorso) disputò solo la finale del '96, persa al tiebreak da Velasco, con l'Olanda. Nel 2004 l'altro argento, 3-1 con il Brasile.

Rio non sarà la 5ª olimpiade di Mastrangelo, ritirato nel 2013, nè di Francesca Piccinini, campionessa d'Europa con Casalmaggiore ma riserva con Bonitta. Si è autoesclusa e ha fatto male, perchè sarebbe stato il primato di ogni tempo. Colto invece da Eleonora Lo Bianco, altra 37enne ma palleggiatrice, richiamata per alternarsi con Orro. Diouf invece viene congedata a elenco già anticipato, per Alessia Gennari, utile in difesa. Valentina l'ha presa male, non solo per il modo. Tornerà nel 2017, tanto più che Bonitta lascia dopo l'Olimpiade, a Davide Mazzanti, marito e allenatore di Serena Ortolani, con cui ha vinto tre scudetti degli ultimi 6. Dall'oro in coppa del mondo 2011, con Barbolini, solo un podio sfiorato dall'Italia, nel 2014 al mondiale di Milano. Il girone è tosto, Serbia, Cina e Usa sono in genere più forti, la qualificazione si gioca contro l'Olanda. Nei quarti, poi, neanche la Russia sarebbe imbattibile. Al centro Chirichella e Guiggi svettano con regolarità, il problema anche qui è quando scappa la ricezione e allora Del Core deve arginare le battute. Ha 36 anni, poi si ritira. Con 10 medaglie, contro le 14 di Lo Bianco. Manca l'oro.

Fuori portata, tanto meno senza Diouf.

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