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Lorenzo pole, un bazooka sul mondiale di tutti

Dovi 3° dietro Marquez. Valentino è 7°

Lorenzo pole, un bazooka sul mondiale di tutti

Venti giorni fa era un pilota dato per bollito. Definizioni e diagnosi si sprecavano. Andavano dal perdonistico «come Rossi anche Jorge Lorenzo non riesce proprio ad adattarsi alla Ducati», al diplomatico «gli servirebbe altro tempo ma non ne ha più», all'impietoso «è un pilota che a 31 anni ha imboccato il viale del tramonto». Anche il campionario di previsioni sul suo futuro era vario e grasso. «Si fermerà un anno per ritrovare se stesso», «dovrà guidare una Yamaha clienti», «resterà in Ducati gratis una stagione in più, spalmando su un altro anno i 24 milioni concordati per due...».

Venti giorni fa questo era il ritratto di Jorge Lorenzo. Poi è arrivata la vittoria senza se e senza ma del Mugello, poi è arrivata la pole di ieri a Barcellona. In mezzo è arrivato anche e soprattutto l'annuncio che dalla prossima stagione il campione maiorchino farà coppia con Marc Marquez, formando il dream team motociclistico. In pratica si andrà a formare la coppia più forte mai vista nel motomondo. Come noto, fino al Mugello il coltello dalla parte del manico era rimasto in mano alla Ducati, visti gli scarsi risultati ottenuti da Jorge, visti i molti soldi dati, visti i continui lamenti del ragazzo e visti invece i successi di Andrea Dovizioso. Dopo il Mugello, e soprattutto dopo l'annuncio dell'addio, in mano a Lorenzo non è passato il coltello ma un bazooka. L'altro ieri Valentino Rossi (che oggi scatterà dalla 7ª piazza) ha dato voce al pensiero di tutti: «Sarebbe da stupidi non considerare Jorge in lotta per il mondiale...». In effetti, Marquez guida con 95 punti, seguito da Rossi a 72, con Viñales e Dovi rispettivamente a 67 e 66 punti. Jorge è decimo a 41 punti. Apparentemente lontano. Apparentemente. Perché mancano 13 Gp e perché la doppietta nel Gp d'Italia e oggi la sua pole con Dovi che scatterà dalla prima fila con il 3° tempo dimostrano che la Rossa è la moto più equilibrata. Un bazooka, quello in mano a Jorge, puntato su tutto e tutti. I rivali. Il compagno. Il proprio team. Da pilota bollito ad arbitro del mondiale.

BCLuc

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