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L'Uefa boccia il Milan sul voluntary agreement

L'Uefa ha di fatto bocciato il processo di voluntary agreement che è stato chiesto dalla società rossonera

L'Uefa boccia il Milan sul voluntary agreement

Doccia fredda per il Milan. L'Uefa ha di fatto bocciato il processo di voluntary agreement che è stato chiesto dalla società rossonera. Di fatto si tratta di una scelta che non ha precdenti nella storia della Uefa. Infatti la voluntary agreement è stata introdotta dalla Uefa solo negli ultimi tempi. E il Milan è la prima società a richiederla. Si tratta di una procedura riservata a quei club fuori dai paletti del fair play finanziario (ad esmpio il deficit massimo a 30 milioni per 3 anni). Queste sociatà possono chiedere di proprorre alla Uefa un piano con un business plan che spalmato su più anni prova a ristrutturare la gestione economica messa nel mirino dal board del calcio europeo. La Commissione Uefa esamina il piano e dunque prende una decisione che in questo caso è stata negativa. "La Camera Investigativa dell'indipendente Organo di Controllo Finanziario dei Club UEFA ha analizzato la richiesta presentata dall'AC Milan per quanto riguarda il voluntary agreement previsto dal regolamento del Financial Fair Play (FFP) - si legge in una nota della Uefa -. Dopo un attento esame di tutta la documentazione presentata e delle spiegazioni fornite, la Camera ha deciso di non concludere il voluntary agreement con l'AC Milan. In particolare, la Camera ha considerato che, a oggi, ci sono ancora delle incertezze per quanto riguarda il rifinanziamento del debito che deve essere rimborsato a ottobre 2018 e le garanzie finanziarie fornite dai maggiori azionisti. L'AC Milan continuerà ad essere soggetto all'attuale monitoraggio e la situazione verrà valutata di nuovo nei primi mesi del 2018".

Insomma per il Milan c'è ancora tempo per mettere le cose al loro posto.

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