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L'ultima carta di Mister Li. Va da Elliott con un acquirente?

L'ultima carta di Mister Li. Va da Elliott con un acquirente?

Milano - Il silenzio di Mr Li, quello di Elliott e quello del Milan. E poi la faccia di un Gattuso già pronto a gettarsi nella mischia con tanti dubbi e pochissime certezze. Lo strappo che si sta vivendo in queste ore in casa Milan non fa dormire sonni tranquilli: domani Elliott potrebbe prendere in mano il club, esautorando quel Yonghong Li che paradossalmente perderebbe il club per non aver sborsato 32 milioni dopo averne investiti molti di più. Ma il presidente sembra avere in serbo l'ultima carta: proprio domani infatti potrebbe presentarsi da Elliott con un nuovo acquirente (arabo?) della società che rileverebbe tutto il debito del cinese nei confronti del fondo. E a quel punto Elliott non potrebbe ostacolare l'operazione, visto che formalmente non ha ancora rilevato la società.

Ma questo nuovo cambio di proprietà (che sia Elliott o il nuovo compratore presentato da Mr Li), al netto dei dubbi che lo avvolgono, inevitabilmente si ripercuote anche nella gestione della squadra che domani si radunerà a Milanello agli ordini di Gattuso per l'inizio della stagione, ma che ancora non saprà se disputerà competizioni europee (la sentenza del Tas sul ricorso presentato è attesa per il 19 luglio) e se potrà operare sul mercato, dopo i tre acquisti a costo zero di Reina, Strinic e Halilovic già confermati. L'ingaggio di quest'ultimo è stata l'unica comunicazione della società in questi febbrili giorni, per un silenzio che lascia perplessi ma allo stesso tempo rispecchia l'incertezza che regna.

Il mercato, intanto, come detto è fermo al palo: «Non sappiamo quanto abbiamo in tasca», ha confermato il ds Mirabelli. Il paradosso di un club che un anno fa spendeva quasi 200 milioni e oggi si trova costretto a far di conto e vendere prima di comprare: è il caso di Zaza, fermato dalla necessaria cessione di Kalinic all'Atletico Madrid.

Gli arrivi di Reina, Halilovic e Strinic, poi, non possono non mettere la pulce nell'orecchio per le eventuali partenze di Donnarumma, Suso e Antonelli: soprattutto gli addii dei primi due appaiono quasi necessari, a meno che Elliott (o il nuovo misterioso proprietario) non decida di immettere liquidità nelle casse e dare un diktat chiaro sull'incredibilità dei due.

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