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Al luna park Italia due serate da Palloni d'oro

Al luna park Italia due serate da Palloni d'oro

Tutti al Luna Park della Champions: due sere per vedere palle e Palloni d'oro, raccolti insieme vertiginosamente come non eravamo abituati da qualche tempo. Pur rischiando di passare per inguaribili nostalgici diciamo dagli anni '80, quando bastava girar l'occhio sulle zolle calcistiche di casa nostra per gustarsi Maradona e Falcao, Zico e Platini, ancora un pizzico di Rummenigge e Krol e da ultimo Van Basten in meravigliose (sì, c'erano anche quelle noiose) sfide incrociate. Stavolta ringraziamo il girotondo Champions e la mano di fata del sorteggio che ci ha riportato un mondo di campioni. Messi (qui è un verbo) insieme come figurine ne contiamo 5 fra i 7 più grandi al mondo. E uno di stanza a casa nostra, nel senso Juventus, squadra italiana: non altro.

Allora il campionato nostro mette in campo CR7, come a dire: ora l'asso lo metto anch'io. E intanto sfoglieremo l'arte calcistica di Neymar e Mbappè ospiti del Napoli con il Paris Saint Germain, Suarez e chissà mai Messi (quello che fa verbo ... calcistico) con il Barcellona a casa Inter. Mancano Modric e Griezmann e il mosaico dei magnifici sette del mondo è composto. Oggi la tv ci aiuta a vederli e rivederli, come li avessimo sempre nel giardino di casa: però, da vicino, renderanno più verde l'erba dei campi nostri talora scoloriti. Qualcuno obietterà: Aguero e Lewandowski? Sono rimasti un passo indietro. Aggiungete, invece, che Icardi e Cavani non sono proprio da dimenticare, Dzeko, Mertens, Insigne, Dybala, Mandzukic, magari Pogba comporranno il nostro bel albero di Natale pieno di palle e lucine colorate. E non sottilizziamo su quanto raccontano le statistiche degli scontri diretti.

A proposito di albero di Natale, arricchiremo la scena con due fra gli allenatori internazionalmente più vincenti dell'ultimo ventennio fra quelli in attività: Ancelotti e Mourinho. Carletto escogitò la trovata filosofico-calcistica dell'albero milanista quando si ritrovò con tante belle stelle e pochi faticatori. Stasera dovrà reinventare l'arte di spegnere l'albero.

E accendere il presepe napoletano.

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