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L'urlo anti Zamparini. Vazquez e Maresca: "Iachini, un'ingiustizia"

Via il tecnico, si ribellano: "Con lui record e 60 milioni di cassa"

L'urlo anti Zamparini. Vazquez e Maresca: "Iachini, un'ingiustizia"

La palla pazza che strumpallazza (ricordate la pubblicità?) è rotolata ieri fino a Palermo e poi a Genova. Due esoneri in una giornata: siamo a quota cinque in serie A dall'inizio del campionato, record o no chi se ne importa. Il fatto è che Zamparini ha colpito ancora e che Ferrero non ce l'ha più fatta a trattenersi. Del resto, uno così poteva forse esimersi dal cacciare il primo allenatore della sua carriera da presidente dopo ben sedici mesi di tranquillità? Impossibile, siamo sinceri. E allora, zac: tanti saluti al Walter che sta antipatico alla tifoseria, colpevole di avere perso in casa contro la Fiorentina capolista e di avere in classifica 16 punti, decima solitaria ma con Cassano un po' intristito in panchina e chissà cos'altro. L'uscita di Zenga da Dubai è senza danni: «Non mi sento tradito, lascio a meno due punti dalla Juventus». In pole position ci sarebbe adesso Vincenzo Montella, non fosse che per ingaggiarlo lo stesso Ferrero è andato a Firenze per chiedere alla famiglia Della Valle di liberarlo senza pretendere la clausola da rescissione di 5 milioni fissata a suo tempo. Non proprio bruscolini, ecco. Però senza dimenticare che in lizza ci sono anche Delneri e Corini ­ non è da escludere che arrivi la fumata bianca, specie se sono vere le voci che vorrebbero prossimo proprietario della Samp Gabriele Volpi, magari già in pista adesso pur senza comparire. Si vedrà. A Palermo si è invece già visto di tutto e altro magari succederà.

Perché Zamparini è Zamparini: basta la parola. Servono numeri? Eccoli: quello di Iachini è l'esonero numero 53 della carriera del proprietario rosanero, 27 dei quali da quando è sbarcato in Sicilia nel giugno 2002. Gli altri 26 lo avevano visto protagonista a Venezia. Iachini doveva aspettarselo e del resto mica poteva pensare che bastasse essersi salvato lo scorso anno e avere battuto anche il Chievo nell'ultima giornata, salendo a quota 14 in classifica avendo tre punti in più della terz'ultima e un Dybala in meno rispetto a qualche mese fa. Dettagli. E ovviamente buona fortuna a Ballardini, che ne prende il posto avendo già guidato il Palermo nel 2008­09 chiudendo naturalmente la sua esperienza con un esonero. Tutto scontato, ecco. Tranne forse le prese di posizione di Franco Vazquez ed Enzo Maresca. Il primo, argentino con passaporto italiano, è soprannominato Mudo e invece ieri, via twitter, ha aperto bocca: «Mi dispiace tanto per la notizia con la quale mi sono svegliato, però il calcio è questo, pieno di enorme ingiustizia...». E ancora: «Devo solo ringraziare Iachini e il suo staff per tutto quello che hanno fatto per me e per il Palermo Calcio». Maresca ha aggiunto il carico da novanta salutando così Iachini: ««Insieme dal gennaio 2014 abbiamo stravinto il campionato di B battendo tutti i record possibili, abbiamo fatto quasi 50 punti al primo campionato di A, ne avremo fatti altri 50 quest'anno... Oltre ad aver portato nelle casse del club più 60miloni di euro! Non sei tu a dirlo, nemmeno io, è la realtà che sanno tutti. È stato un piacere LEONE!». Zamparini non ha gradito soprattutto le dichiarazioni dell'ex Fiorentina, Siviglia e Juventus: «Ha detto delle stronzate e prenderemo provvedimenti. Ho lasciato a casa Iachini perché la squadra non stava più giocando a calcio». In attesa dei provvedimenti per Maresca, Vazquez a giugno magari anche a gennaio volerà verso altri lidi (Milan?).

Del resto non è mica Ronaldo, il quale pochi mesi fa venne «perdonato» dal presidente del Real Madrid Florentino Perez dopo avere postato un tweet con foto di Ancelotti e il messaggio «Spero di lavorare con lui la prossima stagione».

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