Sport

Malagò duro: «Il mondo dello sport si vergogna» Barelli: «Dovevo reagire»

Malagò duro: «Il mondo dello sport si vergogna» Barelli: «Dovevo reagire»

Il giorno dopo la sentenza sportiva che ha squalificato per 16 mesi (come tesserato Fin) il presidente del Coni Malagò, il botta e risposta tra gli eterni nemici - non a caso molti parlano di una guerra personale combattuta sottotraccia - viaggia tra gli impegni istituzionali del numero uno dello sport italiano e il via ai tornei di pallanuoto per il capo del nuoto italiano ed europeo Paolo Barelli.

«Il mondo dello sport non solo è rimasto sorpreso ma si vergogna di questa sentenza - così Malagò -. Se affermazioni neanche mie, riportate dagli uffici del Coni, ti portano a questo si commenta da solo: è la dimostrazione che siamo nel giusto nell'aver portato avanti la riforma della giustizia sportiva. Siamo molto tranquilli. Un'eterna querelle con Barelli? Onestamente volo un tantino più in alto...». Malagò farà ricorso entro venerdì alla commissione d'appello federale. «È normale, magari se non ci fossero troppi parenti a giudicare forse sarebbe una buona cosa», così Malagò, in riferimento a Pier Salvatore Maruccio, presidente della Caf che valuterà il ricorso e cognato di Adriano Sansonetti, che presiede la Disciplinare Fin.

«Malagò parla di sentenza vergognosa? Ovviamente ognuno può esprimere le proprie opinioni e se ne assume la responsabilità - la replica di Barelli -. Noi siamo molto sereni, ma dispiaciuti e sconcertati per la vicenda. È chiaro che tutta questa situazione non ci fa piacere e nessuno ci fa una bella figura, non ce la siamo andata a cercare e non abbiamo fatto nulla perché ciò avvenisse, ma non è che possiamo sdraiarci al suolo e arrenderci nel momento in cui si è convinti di stare subendo un attacco completamente ingiusto. È una vicenda che colpisce tutto il mondo del nuoto, circa un milione di tesserati e oltre 1600 società».

L'indagine sportiva intentata da Barelli - la cui prima sentenza della Disciplinare della Federnuoto ha condannato Malagò, reo di alcune frasi in Giunta lesive dell'immagine federale - viaggia parallelamente a quella penale che entro il 20 dicembre dovrà dare le prime risposte.

Più che una questione legata al nuoto, sembra un incontro di boxe.

Commenti