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Mancini acrobata "La mia Inter non c'è ancora"

L'allenatore parla di un primato provvisorio: «Manca qualcosa... A maggio le prime tre saranno Juve, Napoli e Roma o Fiorentina»

Mancini acrobata "La mia Inter non c'è ancora"

Sullo scudetto ci sono diverse correnti di pensiero, dipende in quale città ti trovi. Max Allegri per esempio è partito da un assioma incontrovertibile: «L'Inter non lo ha ancora vinto, la Roma non è ancora tagliata fuori e il Napoli ha dei valori importanti». Aveva previsto una classifica diversa per la sua Juve a Natale e c'ha preso. Maurizio Sarri ha detto che lo scudetto a Napoli non può essere solo un sogno e ha indicato le sue favorite: «La Juventus viene da una serie di anni con vittorie impressionanti, è uno dei top club d'Europa, l'Inter è la regina assoluta del mercato, mi sembra evidente che siano due delle candidate allo scudetto». De Laurentiis invece aveva puntato il dito dritto sull'Inter: «È il primo avversario in campionato». A Roma tira una brutta aria e Rudi Garcia deve pensare all'immediato: «Adesso ho un unico obiettivo, battere il Genoa». A Firenze Paulo Sousa ha chiesto un solo regalo: «Vorrei rivedere la Fiorentina delle prime giornate». Galliani ha detto che la vittoria in coppa Italia sulla Sampdoria è lo spartiacque della stagione.Poi c'è il Mancio, operato nella mattinata di ieri per la rimozione di un pezzetto di menisco scheggiato durante l'ultimo allenamento, anestesia smaltita, regolare in conferenza: «La più grande delusione del 2015? Bè, il menisco di ieri...». Sì, ma l'anno, il campionato, la testa della classifica? «Dunque, sono felice per il primo posto ma a fine stagione le prime tre saranno Juventus, Napoli e poi Roma o Fiorentina...». È arrivata subito una seconda domanda altrimenti avrebbe parlato dei possibili inserimenti di Sassuolo e Milan. L'Inter viene dopo: «Perché dobbiamo ancora migliorare molto. La Juventus non è una sorpresa, hanno fatto una serie di vittorie importanti e ci hanno messo un po' a conoscersi ma ora c'è di nuovo sintonia».Ha detto che l'Inter a gennaio non si muoverà: «Li tengo tutti tranne quelli che verranno a chiedermi di andare via per giocare di più». Ha quattro punti sulle seconde Fiorentina e Napoli e un giro di partite non impossibili prima del derby del 31 gennaio: Lazio, Sassuolo e Carpi a San Siro, Empoli e Atalanta in trasferta. Scontata la risposta del Mancio sulle insidie di certe partite, più interessante il suo pensiero sul logorio di questa stagione, l'Inter è fra le squadre che ha giocato meno: «Credo sia un vantaggio avere più tempo per preparare la partita. Per vincere un campionato occorrono una serie di componenti importanti come l'entusiasmo dell'ambiente, la vicinanza dei tifosi. Però ora non saprei dire che tipo di scudetto sarebbe il nostro. La più grande soddisfazione del 2015 è stata recuperare diverse posizioni in classifica in poco tempo. Ma manca ancora un po' per dire che è questa la mia Inter».

La formazione anti-Lazio è semplicissima, basta prendere le precedenti 17 e comporne una nuova.

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