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Mancini, ossessione derby «Non è solo da vincere...»

È la partita che può addolcire la stagione Palacio: «Stiamo pensando a quello» E Dybala è sempre più vicino a Icardi

Mancini, ossessione derby «Non è solo da vincere...»

«Bella partita - ha detto Mancini - Abbiamo giocato bene, la squadra si esprime meglio fuori piuttosto che in casa, ma non è detto sia correlato a qualcosa». Tre punti importanti non in chiave Europa, lasciamo stare, ma in vista derby che andando a cercare forzatamente motivazioni, è la partita che tiene in vita una squadra che rischia di non avere obiettivi. Almeno nell'immediato.

Ne hanno parlato tutti: «Non c'è una squadra favorita, si affronteranno due club importanti e sarà un grande derby - ha detto Juan Jesus quasi rinato - Mi spiace per le squalifiche di Brozovic e Guarin». Rodrigo Palacio è ottimista: «Ci arriviamo bene con questi tre punti, peccato per la classifica perché questa squadra lavora sempre molto. Ma ora dobbiamo pensare solo e soltanto al derby». Mancini era già stato chiaro: «Adesso abbiamo in mente il derby e sappiamo che dobbiamo vincerlo senza riflettere sulla classifica». Poi forzatamente ha dovuto parlare dei singoli, soprattutto in chiave mercato. La situazione di Handanovic è nota: «Rinnovo? Vedremo, è una domanda da fare al mio procuratore». Non ci sono perplessità sullo sloveno, l'Inter gli ha fatto sapere che se arriva un'offerta congrua, Samir lascia la squadra, sul rinnovo c'è già accordo. Senza richiesta congrua, dai 15 mln in su, si continua assieme. Non è vero che Handanovic voglia la Champions a tutti i costi, è invece vero che è davanti all'ultimo contratto della sua carriera e se lo vuole giocare bene. «È uno dei portieri più forti del mondo - ha detto Mancini - Il suo contratto non è un tema che posso trattatre».

L'altro presunto sacrificabile in lista è Hernanes che dopo la prestazione di sabato ha rianimato i nostalgici. Alcuni colleghi brasiliani ci hanno confidato che al momento non ci sono richieste di club europei, le maggiori probabilità sono un ritorno in Brasile, per esempio San Paolo, club che hanno sempre problemi di liquidità, i 20mln spesi per il suo acquisto, il primo di Thohir sotto la spinta di Walter Mazzarri, difficilmente rientreranno. «Grande giocatore - ci hanno detto-, per un paio di partite consecutive, poi si estranea». Qui ha fatto fatica a farne una, ma ha dei numeri superiori a qualunque altro. Mancini è rimasto entusiasta della prova di Verona: «Ha giocato nel ruolo a lui più congeniale». Fra i tanti nomi per affiancare Icardi, Dybala il più interessante, un Palacio con dieci anni di meno. Mancini ha speso bene per Shaqiri e Kovacic, su Vidic gira la voce che si sia persuaso a mollarlo ma anche qui andremmo cauti, non è la situazione di Rolando di cui serviva rinnovare il prestito, il serbo ha un biennale e la sua esperienza, anche alla luce delle ultime notizie su Murillo, può essere molto utile. Perché poi si tratta di capire cosa intenda il Mancio quando parla di mentalità diversa. Se è esperienza quella che manca, allora Tourè sembra fatto apposta, se invece si cerca un sosia Nir Biton, l'israeliano del Celtic, è perfetto.

Tanto che lo sta cercando forte Josè Mourinho.

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