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Di Maria, Matic e Keita per tenere Allegri e riassaltare la coppa

Vertice con il tecnico per il rinnovo del contratto con un "ritocco" di 2,5 milioni e acquisti pesanti

Di Maria, Matic e Keita per tenere Allegri e riassaltare la coppa

Quarantotto ore per ripartire. Massimiliano Allegri e la Juventus si incontreranno tra oggi e domani per affrontare la questione rinnovo del contratto in scadenza nel 2018. La fibrillazione delle ultime ore sulla corte del Psg all'allenatore della Signora è propedeutica a mettere pepe sulla trattativa. La lezione di Cardiff ha dato uno scossone all'ambiente e in un gioco delle parti si prova a presentarsi al tavolo con qualche carta in più da giocare. La Juve necessita di un ricambio generazionale, ma Allegri sa che con i giovani è una scommessa vincere subito, può andare bene ma anche male. E quindi per riprovare davvero l'assalto alla coppa Campioni, per percorrere la strada che porta a Kiev 2018 serve ben altro, per fare un esempio, di Bentancur, talento in prospettiva ma tutto da verificare per il presente. Sullo sfondo c'è la questione dell'ingaggio: l'allenatore di due finali in tre anni di Champions League guadagna 4,5 milioni di euro, comunque un adeguamento è dovuto, probabilmente si arriverà a sette milioni a stagione. L'ipotesi dell'addio è da considerare solo nel momento in cui il tavolo dovesse saltare clamorosamente, ma nell'ambiente bianconero si esclude per ora un clamoroso colpo di scena. E comunque anche il precedente di Conte è istruttivo per indurre alla prudenza.

Detto questo ci sarà molto da parlare dei profili per andare a rinforzare la rosa. Si partirà dal centrocampo e con una spiegazione precisa. L'addio di Pogba ha tolto chili e centimetri al reparto e l'adattamento di Mandzukic sull'esterno, un'intuizione geniale di Allegri riuscita alla grande, è nata anche nell'ottica di mettere peso in una zona del campo dove la squadra era leggerina. Da qui i nomi in pole per quel ruolo: Fabinho e Matic. Due corazzieri. Una ricerca che ha anche un'altra chiave di lettura. Infatti a quel punto si potrebbe giocare con un'ala più tecnica e mobile di Mandzukic che si libererebbe anche per tornare ad essere un'alternativa a Higuain. Lì a sinistra c'è un nome su tutti, quello di Angel Di Maria, che con Emery al Psg ha trovato meno spazio. L'alternativa è Douglas Costa. Per la corsia di destra il nome è Federico Bernardeschi. Tolisso è la mezzala da inserimento che andrebbe a infoltire il reparto soprattutto. In attacco trovato l'accordo con Keita e bloccato Schick, sono i due nomi da far crescere alle spalle del Pipita. Il capitolo difesa con Szczesny sempre più vicino a diventare il secondo forte di Buffon al posto di Neto, mentre la Juventus non vuole farsi trovare impreparata se Bonucci dovesse cedere alla corte di Conte, in quel caso nell'affare si potrebbe inserire Matic. Ma l'addio del difensore aprirebbe una falla perché comunque l'ex Bari è di fatto il regista arretrato da cui far ripartire l'azione e anche i suoi lanci più di una volta si sono rivelati assist per i compagni. Marquinhos sarebbe il sostituto ideale.

Altrimenti bisogna andare su colpi tipo Dani Alves, campioni con qualche anno in più e magari accarezzati dall'idea di cambiare club: Thiago Silva (al Psg è arrivato Pepe dal Real Madrid) e Iniesta per il discorso centrocampo. Nel mercato Juventus non sono mai mancati negli ultimi anni. De Sciglio è il profilo preferito per diventare la prima alternativa sulle fasce ai titolari.

Però il primo tassello da cui ripartire è il rinnovo di Allegri.

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