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Marotta fuoriclasse, Suning lo sostenga

Incontro positivo, firma a dicembre. Ma non si ripeta un caso Sabatini

Marotta fuoriclasse, Suning lo sostenga

Nelle prime 12 giornate di campionato la tecnologia è stata utilizzata 32 volte (un anno fa 34), una ogni 3,75 partite, mentre il silent check è stato effettuato 657 volte. Sono i numeri evidenziati dal designatore arbitrale Nicola Rizzoli nell'incontro in lega Calcio tra vertici arbitrali e allenatori di Serie A. In 24 occasioni è stata corretta una decisione di campo, 13 volte davanti al monitor e 11 su situazioni fattuali non interpretabili, ovvero il fuorigioco. Gli errori certificati in 120 partite sono stati sette, uno in meno dell'anno scorso, di cui cinque per mancato intervento del Var, un errore visionato e non corretto in Bologna-Udinese e uno in occasione del gol di Berenguer in Udinese-Torino. «Sette errori evitabili non mi possono soddisfare - ha dichiarato Rizzoli in conferenza stampa - Dobbiamo lavorare su come evitarli». Tecnologia promossa ma con riserva quindi.

Rizzoli ha spiegato anche quale sia l'utilità generale del Var. «Serve solo a tranquillizzare persone che in quel momento cercano di avere delle conferme o sperano di ottenere qualcosa. Se siamo nel protocollo non c'è una situazione che non sia stata controllata». Il designatore degli arbitri è invece critico riguardo l'ipotesi che il var possa essere soggetto alla chiamata da parte degli allenatori. «Entriamo in un merito di cultura che essenzialmente è il fatto di non fidarsi. Non credo che l'Ifab possa entrare in questo meccanismo. Difficilmente verrà cambiato». Si rimane così, quindi.

Con la volontà di migliorare ulteriormente e ridurre, se possibile, a zero gli errori anche della tecnologia.

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