Sport

Marquez-Pedrosa, l'Honda di ritorno

Marquez-Pedrosa, l'Honda di ritorno

«Le Honda fanno un altro sport». Una frase per confermare che Misano è stata una parentesi, straordinaria, ma pur sempre una parentesi. E poi Aragon è un'altra storia, è casa degli altri, degli spagnoli, non casa sua. Viene da dire pensando a Valentino Rossi che in terra di Spagna centra il sesto posto in griglia, passando addirittura dalla Q1, e prevede una gara in salita. Anche se temperature basse e forse addirittura la pioggia, potrebbero mischiare le carte. Che poi è anche l'unica incognita per Marc Marquez che firma l'undicesima pole stagionale, altra perla della collezione con aggiunta di record della pista. E dopo aver piazzato le sue bandierine praticamente su tutti i circuiti, inizia a essere corsa contro se stesso, perché migliora il suo best lap del 2013. Marquez contro Marquez, potrebbe essere l'inizio di una nuova era. Gli altri a sfruttare gli errori, rarissimi, o le piste non congeniali alla Honda, altrettanto rare. Oggi il primo da cui guardarsi è il compagno Dani Pedrosa che ha pensato anche alla pole. Poi si è ritirato in buon ordine, comunque secondo, di fronte al giro perfetto del coinquilino di box, quello che nessuno vorrebbe perché a ogni riunione «mondiale», ti batte per manifesta superiorità. L'unica soddisfazione è quella di rinviare la «votazione» definitiva per il bis del campione in carica anche collezionando uno zero oggi nel Gp di Aragon.

Comunque Marquez fa lo sfacciato: «Sono contento perché Dani è andato molto forte». Il finalmente è una libera interpretazione, perché l'avere al fianco il compagno a fare da scudiero è una sicurezza per mettersi al riparo dai rivali più pimpanti di turno. Nella fattispecie le Ducati, che vanno, eccome, non solo nel giro secco ma crescono anche sul passo gara. Iannone piazza il terzo tempo e si prende la prima fila per la quarta volta in stagione. E Dovizioso è solamente ottavo perché nel giro in cui stava accendendo caschi rossi, scivola sul più bello. E il redivivo Crutchlow, è addirittura quinto. Le Rosse si dovrebbero giocare il gradino più basso del podio con le Yahama di Rossi e Lorenzo, che finisce alle spalle del Dottore, un'altra eccezione, a conferma che dopo una stagione è definitivamente alla pari del compagno.

MotoGp: 1. Marquez (SPA-Honda) 1'47.187; 2. Pedrosa (SPA-Honda) +0.362; 3. Iannone (ITA-Ducati) +0.498; 6. Rossi (ITA-Yamaha) +1.039; 7. Lorenzo (SPA-Yamaha) +1.059; 9. Dovizioso (ITA-Ducati) +1.355. Così in tv: alle 11 Moto3; 12.20 Mo to2; 14 MotoGp.

Diretta su Sky Sport MotoGP e su Cielo.

Commenti