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Mazzarri: "Con la squadra ho fatto un patto"

Mazzarri nel pre Sassuolo: "È dai giovani che può arrivare la sterzata. Tutti possono migliorare, anche a 33 anni, ma è da Juan Jesus, Kovacic, Dodò e Icardi che mi aspetto qualcosa in più"

Mazzarri fiducioso per la nuova stagione
Mazzarri fiducioso per la nuova stagione

«A mercato chiuso abbiamo fatto un patto. Sono concetti che porto avanti da sempre ma che sto cercando di trasmettere in maniera molto più forte, c'è un gruppo solido, un gruppo che quando va in campo da tutto, anche l'anima». Walter Mazzarri, vigilia di Inter-Sassuolo, assodato che sia il gruppo a valorizzare il singolo e a consentirgli il salto, c'è un'Inter che sta cambiando completamente pelle, e non solo perchè ormai non ci sono più reduci del Triplete. Quando è stato chiesto al tecnico da chi si attende una crescita sostanziale, la risposta è stata immediata: «Dai giovani». E poi anche argomentata: «Tutti possono migliorare, anche a 33 anni, ma è da Juan Jesus, Kovacic, Dodò, Icardi che mi aspetto qualcosa in più». C'è in atto un progetto ambizioso e questo a prescindere dalle nuove direttive del presidente federale. Nella prossima stagione avanza un gruppo di under 21 che promette di farsi largo, Bardi, Bianchetti, Biraghi, Benassi, Crisetig, Longo, tutti ragazzi in giro ad accumulare esperienza ma tutti con un foglio di rientro in mano, nessuno ceduto a titolo definitivo. Altri sono in casa, la Primavera è andata a vincere 3-1 a Bergamo, fuori categoria la coppia di punte Bonazzoli-Puscas, uno show. Mino Favini, responsabile del settore giovanile dell'Atalanta, uno dei guru riconosciuti, ha manifestato la sua ammirazione verso la Primavera di Stefano Vecchi: «L'Inter è indubbiamente la squadra più forte, ma lo sapevo ancora prima che iniziasse il campionato, noi abbiamo fatto il possibile ma alla lunga sono venuti fuori i loro valori». Molto più di un attestato. E di storie ce ne sarebbero altre cento, una su tutte Riccardo Bocalon, il centravanti del Prato, club satellite dell'Inter. Il pari a l'Aquila è stato firmato da lui, punta dell'89, è in prestito, davanti ha una concorrenzza spaventosa, ma ci sta provando. Gli altri sono in prima squadra e Mazzarri ha già fatto sapere che è da loro che si attende la spinta finale verso un traguardo prestigioso: «Siamo stanchi di non vincere niente», ha detto Andrea Ranocchia che con il Sassuolo farà l'esordio a San Siro con la fascia di capitano.

Mazzarri ha chiesto tregua sulla formazione, vuole capire meglio le condizioni di Medel e Palacio ma in attesa delle ultime rifiniture, i probabili per la prima di domani alle 15 sono Handanovic, Andreolli, Ranocchia, Juan Jesus; Nagatomo, Hernanes, Medel, Kovacic, Dodò; Palacio e Icardi.

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