Russia 2018

Meglio senza O Ney che senza Messi

Il Brasile si gode Gabriel Jesus, l'Argentina bombardata in Spagna

Meglio senza O Ney che senza Messi

Una cosa è certa, con il Var ci sarà soltanto confusione. Non è il pensiero di chi è contrario alle tecnologie ma l'opinione degli inglesi, stampa, calciatori, allenatori, puniti dal Var contro l'Italia. Resta, in Inghilterra, la perplessità sull'utilizzazione futura dello strumento: «Io sono a favore dell'arbitro, lui deve decidere anche sbagliando, il resto crea caos e polemiche», queste le parole di Gareth Southgate, allenatore della nazionale inglese.

Il pareggio di Wembley finisce là dove incomincia la cronaca dell'Italia post Di Biagio. Il rigore di Insigne concede improvvise speranze di risorgimento, dimenticando la modestia tecnica generale, così come la clamorosa sconfitta dell'Argentina contro la Spagna dimostra che gli allenatori contano fino a quando c'è Messi, si tratti di Valverde (o di chi lo abbia preceduto al Barcellona) oppure di Sampaoli, vittima della propria presunzione. L'immagine migliore sulla serata argentina l'ha fornita El Clarin: Gli spagnoli erano a Disney la nostra difesa a Sarajevo. Messi ha lasciato la tribunetta delle riserve dopo il sesto gol spagnolo e la cosa non è piaciuta affatto ai tifosi argentini che incominciano a dubitare sull'intelligenza dell'allenatore e sulla compattezza del gruppo.

Certo è che se al posto dell'Argentina fosse stata l'Italia a subire sei gol oggi avremmo il parlamento in seduta straordinaria, Di Biagio segnalato a Zanzibar come Ventura e Malagò pronto a concedere interviste. E' capitato alla squadra candidata al titolo in Russia ma c'è anche il Brasile che è andato a vincere in Germania, cosa non semplice tenuto conto anche dell'assenza di tale Neymar ma della presenza di Gabriel Jesus (quello vero non il Barbosa interista) che, nella nostra serie A segnerebbe il doppio dei gol di Ciro Immobile.

Finite le amichevoli si pensa al campionato, alla Champions, a un football più vero e maledetto. Un'ultima nota curiosa: nel casting per il nuovo cittì azzurro la lista comprende nomi illustri ma nessuno candida Sarri e pochissimi Allegri (solo alcuni fanatici tifosi bianconeri per levarselo dalle scatole). Dunque i due protagonisti della corsa allo scudetto.

Non so se sia, questo, un ulteriore segnale della nostra ignoranza calcistica.

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