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messa a fuoco 2

L a Juve non dovrà illudersi di avere davanti il Torino, anche se tra le figurine dell'Atletico spunta Cerci. Il Cerci dei derby veniva cotto e mangiato. Qui bastano Juanfran e Koke per spiegarti che è altra aria. Ma dici Atletico e pensi che a Madrid c'è il Real, poi gli altri. E così pure: dici Torino e pensi alla Juve, poi al Toro che fa da comprimario nella gloria calcistica cittadina. Ma nel derby è lotta. L'Atletico è molto di più del Toro, ovvero di un comprimario seppur con tifo Vip come pochi in Italia: non a caso l'anno passato ha vinto lo scudetto e perso la Champions in finale. Finora sembra leggermente meno carroarmato, meno decisivo, meno compatto difensivamente. É la speranza della Juve e, probabilmente, di Allegri che stavolta ha tutto da guadagnare. Conte è uscito spesso malconcio dalle grandi sfide. Se il Max invertisse la tendenza, sarebbe punto a favore. Se la storia non cambiasse, sarebbe la solita storia. Fra l'altro, l'Atletico ha una tradizione positiva contro le italiane in terra spagnola (7 vittorie su 11 sfide) e la Juve ha un bilancio ricco di sconfitte: 15 su 25 match.

Notte che conta: dirà a qual punto sia la Signora, racconterà qualche verità in più, la prima partita vera di questa stagione. Prima partita vera per colpe altrui, non certo della Juve. Il campionato è un guazzabuglio di ridicolaggini calcistiche, la prima europea contro il Malmoe è stata solo un avvio di motori, il tanto per ricordare a Tevez come si segna in Champions. Invece stavolta l'avversario è ad origine controllata, la Juve dovrà qualificarsi non solo nella tecnica ma pure nella forza caratteriale, nel gioco fisico e nelle scelte del tecnico che può contare su Tevez, ma anche su due attaccanti spagnoli che, altre volte, hanno saputo avvelenare l'Atletico. La Juve deve avvelenare il gioco prima ancora che la testa della gente di Simeone. Il Cholo sa usare e allenare benissimo la crapa dei suoi giocatori, la Juve deve togliersi di dosso sensi di colpa e forse qualche maledizione.

Buffon non ha ancora subito gol: difficile pensarlo ancora imbattuto. Più facile credere che la Juve trovi la chiave per una buona figura.

Eppoi le vie del pallone sono davvero infinite.

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