Sport

Michelin Premacy 4 vince per percorrenza e «grip» sul bagnato

Gabriele Villa

Milano Della serie: provare per credere. E loro, che sono poi quelli di casa Michelin, non solo ci hanno creduto, ma hanno provato, riprovato, testato pneumatici su fondo stradale asciutto, bagnato, dissestato, torturato, per giungere a una conclusione rivoluzionaria: «Visto che molti automobilisti cambiano le gomme quando il battistrada ha ancora 3 o addirittura 4 millimetri di spessore, mentre la legge prevede che il livello minimo tollerato sia di 1,6 mm di spessore, sappiate che a quello spessore minimo di legge, i pneumatici assicurano ancora prestazioni eccellenti e massima sicurezza, e sarebbe quindi un vero uno spreco sostituirli prima». Parola di Valerio Sonvilla, responsabile prodotto auto e trasporto leggero di Michelin Italia. Sconcertati? Sorpresi? Qualunque sia la vostra reazione a questa affermazione prendete nota di questo ulteriore statement di Sonvilla: «Addirittura è provato che su fondo asciutto una gomma al limite degli 1,6 mm di usura migliora il comportamento dell'auto e, riducendosi la resistenza al rotolamento, diminuisce il consumo di carburante».

E, sulla strada della lunga durata e delle prestazioni, anche quando l'usura si fa dura, Michelin ha presentato il suo Primacy 4, pneumatico controtendenza, appunto, disponibile in 60 dimensioni, dai 15 ai 18 pollici. Uscito dagli stabilimenti dopo tre anni di test, il nuovo pneumatico viene proposto al medesimo prezzo consigliato di Primacy 3. Con l'aspirazione di superarne il record di 120 assegnazioni come primo equipaggiamento.

Se è vero che la ricetta delle mescole di Michelin resta segreta, come quella di uno chef stellato, Sonvilla fa sapere che «con elastomeri di new generation e un battistrada dai canali più rettangolari e meno trapezoidali il nuovo pneumatico assicura un ottimo grip sul bagnato, dal primo all'ultimo chilometro, senza compromessi sulla durata. Durata che «Primacy 4 vanta ben più lunga rispetto ai concorrenti, con una percorrenza di 18.000 chilometri in più».

Detto questo per rafforzare una tesi, che è una sorta di atto di guerra contro l'obsolescenza programmata e contro gli sprechi, ecco che Michelin sfodera anche numeri e statistiche: in Europa un cambio di pneumatici a 3 mm anziché a 1,6 avrebbe come conseguenza l'utilizzo di 128 milioni di pneumatici in più l'anno, cioè 9 milioni di tonnellate in più di emissioni di anidride carbonica.

Commenti