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Migliore degli azzurri Chicco Molinari, 18°. Negli scantinati gli altri

Migliore degli azzurri Chicco Molinari, 18°. Negli scantinati gli altri

nostro inviato a Fiano (Torino)

E adesso ci si può solo sbizzarrire: L'Otto volante, L'Otto ricco etc. Mettiamola come volete ma, soprattutto, mettiamoci comodi e liberiamo la fantasia. Per tributare gli onori che lui si merita.

E lui, nel caso specifico, nel caso dell'Open di golf numero 71, archiviato ieri nel tardo pomeriggio, dopo 72 buche di gara, è il sudafricano Hennie Otto. Che sul tracciato del Parco della Mandria a Fiano, un tiro di drive da Torino, ha detto la sua perentoriamente fin dalla prima giornata del torneo dimostrando una tenuta psicologica e tecnica davvero invidiabile e chiudendo al primo posto con un rotondo 268 (67-62-71-68). Un assegno di 250 mila euro per lui e la soddisfazione di aver rintuzzato, mantenendo una distanza di sicurezza di due e di tre colpi dai suoi più diretti inseguitori, l'inglese David Howell protagonista ieri di una performance eccezionale che gli ha permesso di toccare quota 270 (73-67-67-63) e lo scozzese Stephen Gallacher , 271 il suo score (72-65-69-65) che hanno puntato il tutto per tutto,insediando e assediando Otto, nella galoppata delle decisive e conclusive diciotto buche. Giocherellando ancora con la cabala dei numeri occorre dire, non siete obbligati a sorridere ma potreste anche farlo, che Hennie Otto, 38 anni, aveva già vinto un Open d'Italia e precisamente a Tolcinasco. Quando? Nel Duemila e otto, ovviamente.

Detto questo cambiamo bandiera e mettiamoci sotto quella di casa nostra. Piuttosto sbiadito il tricolore che ha sventolato nella quattro giornate di Fiano. La pattuglia azzurra, a parte l'exploit d'apertura di Francesco Molinari con un ottimo 66, non ha mai impensierito il gruppetto di testa e, parimenti, non ha mai mostrato e dimostrato serie intenzioni di arrampicarsi fino in vetta. Così, tirando le somme che, alla fine nella girandola di birdies, par e bogeys, sono quelle che contano, Francesco Molinari, il grande atteso, si è preso undici colpi di distacco dal vincitore e si è fermato, condividendola con altri cinque giocatori, in diciottesima posizione. Colpi 279 ( 66-72-69-72) il suo score complessivo.

Negli scantinati della classifica gli altri azzurri: Matteo Manassero cinquantaquattresimo con 283 colpi , Edoardo Molinari al posto numero 59 con 284 colpi, poi il dilettante Edoardo Raffaele Lipparelli (285) e ancora più giù Filippo Bergamaschi (288) e Gregory Molteni (292). Peccato, si può dare e fare di più

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