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Milan, un gennaio nerissimo Con l'Udinese un altro ko

Segna Bonaventura, Thereau e De Paul per la rimonta Arbitro nel mirino, Montella: colpa nostra. Preso Ocampos

Milan, un gennaio nerissimo Con l'Udinese un altro ko

Da Udine sono arrivate le solite due notizie. Una pessima, l'altra discreta. La prima è che il Milan ha perso per la terza volta in settimana a dimostrazione che sta vivendo, proprio come all'andata, un periodo no. La seconda è che il nerissimo mese di gennaio è finito e da domenica prossima può ricominciare un altro torneo. Perché, oltre alla sconfitta maturata per via di un episodio molto controverso, Montella ha perso per infortunio sia Bonaventura, autore del gol di vantaggio, che De Sciglio mandato ko da un'entrata assassina di De Paul rimasto in campo e autore nel minuto successivo del sigillo che ha consentito a Delneri di assaporare il successo dopo tre sconfitte di fila. In verità l'insulto muscolare toccato a Bonaventura in un generoso recupero difensivo ha consentito ai più di verificare il talento di Gerard Deulofeu, uno spagnolo appena arrivato in prestito dall'Everton e già in grado di far vedere i sorci verdi alla difesa friulana. In abbinata con Suso, suo collaudato sodale nell'under 19 spagnola, ha dato vita alla migliore frazione milanista (primi 25 minuti della ripresa): in quel tratto della sfida i rossoneri hanno provato a riprendere il comando del risultato sfiorando il sigillo con Suso (su punizione).

A cambiare indirizzo alla sfida è stata una circostanza destinata a far discutere e perciò da raccontare con precisione. De Paul, arrivando da dietro, a palla lontana, ha colpito con un intervento violento la caviglia di De Sciglio, finito ko: fallo da rosso diretto. L'assistente Alassio e il secondo addizionale Nasca hanno invece suggerito al bello addormentato Banti il giallo. A quel punto si è verificato il corto circuito milanista: medico sociale e massaggiatore milanisti non hanno tempestivamente segnalato alla panchina la gravità dell'infortunio così la squadra è rimasta in dieci per qualche minuto, scoperto proprio il fianco sinistro dove De Paul ha avuto la libertà di ricevere palla e colpire con la involontaria connivenza di Donnarumma (ennesimo tiro che piega il polso del giovane portiere). «La colpa è anche nostra» ha ammesso pubblicamente Montella. Doppio peccato d'ingenuità, insomma. A quel punto il Milan ha caricato a testa bassa, senza grande lucidità cogliendo dalle energie spese solo un palo esterno scheggiato da Lapadula entrato al posto del solito Bacca.

I due ragazzi di talento appena usciti dalla bufera della coppa Italia, Donnarumma e Locatelli, han risentito di critiche feroci e ingenerose. Il primo ha tolto a Zapata il 3 a 1 nel recupero ma ha tradito qualche incertezza sul destro dell'argentino di Udine (al primo gol in campionato), il secondo ha colpevolmente innescato il contropiede che ha consentito a Thereau di rimettere in parità il risultato nel primo tempo. Il Milan si è fatto male da solo, insomma. Forse è venuto il momento di affidare la responsabilità del ruolo a Sosa che ha dimostrato contro il Napoli di reggere l'incarico. Il mese nerissimo di gennaio è finito per il Milan con una classifica (al lordo del recupero col Bologna) deprimente nonostante lo sforzo da parte del tecnico di cambiare, sotto voce, il sistema di gioco. A Udine infatti, per la prima volta, si è visto, dopo il ko di Bonaventura, il Milan avvitato sul 4-2-3-1 nell'evidente sforzo di offrire maggior peso alla fase offensiva. Non ha funzionato ma ha lasciato intravedere sviluppi positivi per il futuro. Piuttosto c'è da segnalare l'attestato di fiducia a Vangioni (dichiarato oggetto misterioso per l'infortunio con cui è arrivato a Milanello) invece che al più esperto Antonelli: il tecnico ha fatto una scelta in materia. E oggi Montella si troverà un Lucas Ocampos in più, rinforzo in arrivo (in prestito) dal Genoa via Marsiglia. Delneri infine ha messo fine a un triste tris di sconfitte e ripreso colorito.

Tra un po' torneranno i rinforzi dalla coppa Africa e sarà un'altra Udinese.

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