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Milan, mano pesante del Giudice Sportivo: Conti out tre giornate in Primavera

Andrea Conti è stato squalificato per tre giornate dal giudice sportivo per il comportamento poco consono tenuto al termine del match perso dalla Primavera rossonera contro il Chievo. Inibito anche Paolo Maldini

Milan, mano pesante del Giudice Sportivo: Conti out tre giornate in Primavera

Andrea Conti sta per finire il suo calvario, forse, dati i tanti infortuni subiti da quando veste la maglia del Milan. L'ex esterno dell'Atalanta subì la rottura dei crociati del ginocchio all'inizio della passata stagione ed ebbe una ricaduta qualche mese dopo nel tentativo di forzare il rientro. Il 24enne nelle ultime settimane è tornato in gruppo ed ha giocato con la squadra Primavera anche se il risultato per i giovani rossoneri non è stato positivo nell'ultimo incontro dato che hanno perso in casa per 2-0 contro il Chievo Verona.

La notizia brutta per il Milan e per Conti, però, è la mano pesante usata dal Giudice Sportivo nei suoi confronti dato che è stato squalificato per tre giornate perché, leggendo il comunicato ufficiale "raggiunto l’Arbitro presso il suo spogliatoio al termine della gara, impediva al medesimo di chiuderne la porta che colpiva con due pugni; e per avere, nella medesima circostanza, rivolto all'Arbitro una espressione ingiuriosa ed elevato grida che cessavano solo dopo i numerosi inviti del medesimo Direttore di gara".

Fortunatamente per Gattuso, però, Conti potrà essere schierato in Serie A dato che questo stop riguarda solamente in campionato Primavera. Il tecnico rossonero, però, puntava a fargli disputare almeno qualche partita con la Primavera per poi rilanciarlo in prima squadra: questo stop impedirà dunque il lento e graduale recupero. Non solo l'esterno destro è stato squalificato dato che anche Paolo Maldini è stato "inibito a svolgere ogni attività in seno alla F.I.G.

C a ricoprire cariche federali a rappresentare la società nell'ambito federale a tutto il 15 novembre 2018 "per avere, al termine della gara, fatto ingresso nello spogliatoio del Direttore di gara, sebbene non autorizzato dal medesimo, e rivolto allo stesso Arbitro un'espressione offensiva".

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