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Il Milan nel destino di Kakà ma non si trova la soluzione

A Madrid non lo vogliono più, però devono evitare di svenderlo Moratti prudente su Paulinho, intanto sta per cedere anche Alvarez

Il Milan nel destino di Kakà ma non si trova la soluzione

Kakà vuole il Milan, il Milan vuole Kakà, il Madrid non vuole più Kakà. Tutto perfetto ma il Cda ha imposto a Florentino Perez di passare all'incasso e ha messo il veto alla cessione gratuita di un calciatore pagato 67,2 milioni nemmeno quattro anni fa. Però non è una cosa seria: lunedì pomeriggio la trattativa era fallita, un paio di ore dopo era temporaneamente fallita, oggi è ufficialmente riaperta. Per evitare una minusvalenza importante il Madrid deve incassare venti milioni, forse per poco più della metà Florentino Perez si sentirebbe meno stressato ma è la legge del mercato che mantiene il Milan in linea di galleggiamento perché Kakà non lo vogliono nè arabi nè russi. C'è solo il Milan. Kakà coi blancos ha chiuso e rischia seriamente di perdere il suo Mondiale, è disposto a ridursi l'ingaggio ma non in un club di seconda fascia e chi potrebbe permettersi queste cifre, non ha mostrato interesse. Costa parecchio pure al Madrid anche se resta in panchina. Nelle ultime ore il vero ostacolo al suo trasferimento è stato attribuito al padre del giocatore, Bosco Leite, che avrebbe chiesto a Perez una buonuscita che pareggiasse il mancato guadagno del figlio. Perez che deve pagare per cederlo equivale a Perez che si mette le mani al collo e si strozza. Tutto aperto fino al 31 gennaio, come anticipato da Mino Raiola per Mario Balotelli, mentre sul web i tifosi si chiedono se i due servano. Ma questo è il mercato, se l'Inter non è ancora andata decisa su Paolinho è proprio perchè Massimo Moratti non è così convinto dell'operazione: è un doppione di Guarin?

Nel dubbio pare sia partito l'assalto al centrocampista del Corinthians campione del mondo per club che l'estate scorsa costava 8 milioni e ora ne vale 15. Ieri pomeriggio summit in Saras fra Moratti, Ghelfi e Branca. Non bastano gli euro della cessione di Sneijder, devono uscire anche Alvarez (8 milioni), Yonathan (3) e Mariga (5). Il più richiesto è Philippe Coutinho, l'Aston Villa è arrivato ad offrirne 12, ma per ora c'è il veto di Stramaccioni. Sempre complicato l'arrivo di Ezequiel Schelotto che vuole giocare con Zanetti ma all'Atalanta gli hanno ricordato che lì non si vive di desideri: 8 milioni e l'accontentano. Tanti. C'è un '93 nei piani di Moratti, è Nicolás Ignacio Castillo Mora, attaccante dell'Universidad de Chile. In Sudamerica lo hanno ribatezzato il nuovo Zlatan, ha esordito quest'anno nell'Under 20 con la rete decisiva contro l'Argentina. Nicola Bellomo del Bari è improvvisamente più vicino dopo le dichiarazioni del dg della Roma Franco Baldini: «Lo abbiamo seguito, è un giocatore molto interessante ma non credo che arrivi». C'è invece dall'Olympiakos Vassilis Torosidis, 27 anni, difensore della nazionale greca.

Juventus in punta su Llorente e Drogba, le speranze di averne uno subito non è ancora tramontata nonostante le dichiarazioni di Marotta che intanto festeggia il rinnovo di Gigi Buffon fino al 2015, oggi la firma e poi incontro assieme ad Andrea Agnelli a Vinovo con la stampa. Bloccato l'equadoriano José Francisco Cevallos Enríquez 18 anni, 1,87, centrocampista del LDU Quito.

Conte li vuole stazzati.

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