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Il Milan si ritrova in Europa André Silva re del pokerissimo

I rossoneri con la difesa a 3 si riscattano dopo la Lazio Apre Cahlanoglu, tris del portoghese. Poi la chiude Suso

Il Milan si ritrova in Europa André Silva re del pokerissimo

Un vero indovino il titolista viennese. Ieri mattina ha strillato così in prima pagina per presentare il ritorno del Milan in Europa al cospetto del club più titolato austriaco: «Mamma mia, è il giorno della partita». Quarantamila sui gradoni, una grande attesa. Adesso può tranquillamente titolare: mamma mia che Milan. A vederlo giocare, divertire e firmare una goleada d'altri tempi nello stadio delle sue finali di coppa Campioni, ci sarebbe da strabuzzare gli occhi. E da pensare che quella di domenica all'Olimpico è da considerare il classico incidente di percorso. «Abbiamo capito come non bisogna giocare» è la convinzione di Mirabelli, il ds autore del maggior numero degli acquisti. Forse è il caso di moderare anche qui gli entusiasmi e fare la tara alla cifra tecnica dell'Austria Vienna, sotterrata da una valanga di gol e di giocate di gran qualità. A giudicare i risultati dell'intervallo, 3 gol a Vienna, 3 gol dell'Atalanta a Reggio Emilia sull'Everton c'è da tirare un sospirone di sollievo per il calcio italiano, uscito malconcio dalla due giorni di Champions.

Tutto merito del cambio di sistema di gioco? Sarebbe un errore fatale considerare il cambio di passo del Milan avvenuto ieri la conseguenza diretta del nuovo disegno tattico che pure si addice alle caratteristiche dei suoi migliori esponenti. Certo il miglioramento è evidente e riguarda in particolare il talento mostrato, per la prima volta, dal turco Calhanoglu schierato nel ruolo prediletto e capace di trasformare i primi 20 minuti (3 gol) in un tornado per gli austriaci. Dapprima fulmina con un destro potente il portiere locale, poi suggerisce guadagnando palla in contrasto scivolato per Andrè Silva che può completare la sua prima esibizione da titolare con un tris promettente. Ma non ci avevano detto che è uno che vede poco la porta? E invece il giovane portoghese, dinanzi alla porta, è glaciale come uno svedese e soprattutto appena lo servono in velocità, può esibire una mira da bomber di razza. Sono queste le due stelle rossonere che brillano in una sera sferzata dal vento gelido e che consentono al Milan di cominciare con slancio la sua avventura in Europa league. I problemi di Montella non sono tutti risolti, con un tocco di magia. Da rivedere, al cospetto di un rivale più consistente, e domenica c'è già l'Udinese, la formula difensiva che può contare sul recupero prezioso di Romagnoli.

Alla prima distrazione, ha subito gol, da calcio d'angolo, quindi a difesa schierata, segno che è sempre questo il difetto antico del gruppo, specie della vecchia guardia e qui ogni riferimento a Zapata è voluto. Grazie ai ricambi della sontuosa panchina (Suso e Bonaventura per lo spento Kalinic e lo stakanovista Kessiè), il Milan ha subito suturato la ferita con un altro paio di sigilli, di Silva il primo e di Suso il secondo, appena entrato e capace di trovare (complice una deviazione) il 5 a 1.

A questo punto cominciano gli autentici problemi di Montella in vista del ritorno in campionato: è possibile rinunciare a Calhanoglu oltre che al giovane portoghese? E Suso dove lo mette? I prossimi appuntamenti misureranno l'abilità del tecnico nell'alternare le scelte senza smarrire il filo del gioco e soprattutto la ricerca dei risultati.

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