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Milan, sorrisi dal campo e ansia in società Fassone: «Voluntary o no, Li rimane solido»

Gattuso ha dato più serenità, da oggi atteso il verdetto negativo dell'Uefa

Milan, sorrisi dal campo e ansia in società Fassone: «Voluntary o no, Li rimane solido»

Matteo Basile

Milano Un sospiro di sollievo è arrivato con i tre punti conquistati contro il Bologna a San Siro. Un altro è ancora trattenuto e in attesa, con la decisione dell'Uefa sul voluntary agreement che potrebbe arrivare da oggi in poi. Ma se dal campo è arrivata una risposta positiva, pur soffrendo, dalle scrivanie di Nyon è atteso un responso negativo. La certezza non c'è ancora ma in casa Milan c'è pessimismo. Colpa delle richieste dell'organo europeo, considerate impossibili da soddisfare a meno di margini di tolleranza inaspettati, dato che il Milan è la prima società in assoluto a tentare questa strada. «Auspichiamo che l'Uefa possa ascoltare le nostre ragioni e sottoscrivere il primo voluntary agreement della storia. Se così non sarà vuol dire che, soprattutto chi dovrà trovarlo dopo di noi, saprà che le regole per arrivarci sono veramente impervie» ha confermato a Radio Rai l'ad rossonero Marco Fassone. In particolare nel mirino il rifinanziamento del debito prima di sottoscrivere l'accordo e la richiesta di garanzie bancarie delle perdite previste nel prossimo futuro. Un no quasi certo, quindi, «magari le ragioni e gli argomenti che abbiamo portato saranno ascoltati e in questo caso ne saremmo felici», conferma Fassone, che già però si aspetta sanzioni che dovrebbero essere in prima istanza solamente economiche.

Troppo presto per parlare di possibili ripercussioni sulle prossime sessioni di calciomercato anche se, è evidente, tra Champions o Europa League cambia tantissimo «In questo caso o prendi un giocatore in meno o vendi un giocatore in più», conferma Fassone. Quello che è certo, secondo l'ad, è che la proprietà è solida, al di là dei rumors negativi su Yonghong Li. «Il progetto di Yonghong Li è estremamente lungo nel tempo. Non ha la minima intenzione di cedere la proprietà. Ha fatto un investimento mostruoso, l'investimento più grande fatto nel calcio dopo il Manchester United. Tra investimenti fatti e acquisti è stato investito più di 1 miliardo».

Ottimismo dunque, con un buonumore che arriva dai risultati. Dopo la cacciata di Montella e l'arrivo di Gattuso, la vittoria con il Bologna ha regalato nuovo entusiasmo ad una squadra un po' depressa e con evidenti limiti di personalità. Il malato Milan non è guarito, servirà tempo e una condizione atletica migliore di quella attuale ma qualcosa di meglio si è già visto e Gattuso ha saputo infondere un po' di coraggio, oltre a schemi e movimenti più efficaci, alla sua squadra. «Mi aspetto che il mese di dicembre sia ancora un mese complicato - conferma Fassone - nel 2018 troveremo un po' di continuità» ma la cura Ringhio piace alla società. «Ci sembrava di essere troppo sgonfi. Gattuso è un bel personaggio, ha un bel carattere, è un combattente. La scelta non è stata una scommessa ma una scelta ponderata». Che finora ha colpito per la sua preparazione, oltre che per la ben nota grinta. «Ho questa etichetta di grintoso e basta, lo so - ha detto Gattuso - Amo quello che faccio, mi sento vivo ad allenare e spero di dimostrare che sono anche altro». Finora ce l'ha fatta.

In un momento così delicato tra campo, società e decisioni in arrivo, forse è proprio lui l'uomo giusto al posto giusto.

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